Tassi di intesse ancora in rialzo: l’impatto sulle banche europee

Violetta Silvestri

27 Gennaio 2023 - 11:18

Con i tassi di interesse visti ancora in aumento da parte della Bce, le banche europee fanno i conti con vantaggi e rischi della politica monetaria così aggressiva.

Tassi di intesse ancora in rialzo: l’impatto sulle banche europee

La Bce si appresta ad alzare ancora i tassi di interesse: quale impatto per banche europee?

L’aumento dei costi di indebitamento sta dando una spinta agli istituti di credito dell’Eurozona, ma i rischi sulla loro solidità non mancano, proprio invirtù delle mosse di Francoforte.

L’anno scorso le banche centrali hanno posto fine a un decennio di tassi di interesse ai minimi storici quando la Federal Reserve statunitense e poi la Banca centrale europea hanno optato per un inasprimento.

Se, quindi, l’aumento dei tassi è una buona notizia per i profitti delle banche, esso preannuncia un rallentamento dell’economia, già colpita dalla guerra e da prezzi fuori controllo che comprimono i mutuatari e potrebbero provocare bolle finanziarie, in particolare nel settore immobiliare.

Tassi di intresse in rialzo e banche: cosa aspettarsi

Due dei grandi istituti di credito societari e ipotecari europei, la svedese SEB e la spagnola Sabadell, hanno recentemente svelato forti profitti per il 2022, poiché la politica dei tassi in aumento ha aiutato ad aumentare gli utili dai prestiti.

“Da un lato, i tassi di interesse stanno salendo, il che è positivo e aiuta le banche, ha affermato Jerome Legras di Axiom Alternative Investments. “Ma le prospettive economiche sono incerte e il rischio di perdite su crediti è alto.”

In questa cornice di prudenza, si attendono i risultati degli utili 2022 dei grandi istituti europei. La svizzera UBS, l’italiana UniCredit e la banca olandese ING, tra le altre, riveleranno in che modo questa tendenza sui tassi li sta influenzando, mentre mostreranno i loro risultati finanziari nei prossimi giorni.

La Gran Bretagna, uno dei più grandi mercati del credito della regione, dove i tassi sono aumentati più rapidamente nell’Europa occidentale, è un punto di riferimento. Come fa notare un’analisi Reuters, le banche britanniche hanno segnalato che si aspettano che i profitti crescano nel 2023 nonostante l’economia precaria.

Sullo sfondo, però, le nubi si addensano. Secondo la società Begbies Traynor Group, nell’ultimo trimestre del 2022 sono state pronunciate 23.885 sentenze giudiziarie contro aziende britanniche in debito, un aumento di oltre la metà su base annua e un segnale di crescente disagio tra le piccole imprese.

“È un po’ un paradosso per le banche perché...servono clienti che hanno difficoltà quotidiane”, ha dichiarato Tom Merry, consulente di strategia bancaria di Accenture.

Anche il mercato immobiliare britannico sta vacillando. I prezzi delle case sono scesi del 2,5% nel quarto trimestre dello scorso anno, il più grande calo di tre mesi dalla crisi finanziaria. Sulla scia del caos di mercato scatenato dai piani di riduzione delle tasse dell’ex primo ministro Liz Truss a settembre, gli istituti di credito hanno ritirato circa 1.700 prodotti ipotecari in una settimana, prima di reintrodurli a tassi più alti di 1-2 punti percentuali. Ciò danneggerà i mutuatari.

Il nervosismo degli investitori e i tentativi di prelevare denaro hanno portato BlackRock, M&G e altri a sospendere alcuni prelievi di fondi immobiliari. Circa 15 miliardi di sterline di asset sono nel limbo.

Banche europee nel limo dei tassi

In Germania sta emergendo un quadro di incertezza. Il suo più grande prestatore, Deutsche Bank, sta approfittando dell’aumento dei tassi e si prevede che registrerà un decimo trimestre consecutivo di profitti, la serie più lunga in almeno un decennio.

Gli analisti si aspettano i maggiori guadagni dalle sue divisioni corporate e retail che beneficiano di tassi più elevati, anche se i ricavi della sua banca d’investimento globale probabilmente diminuiranno a causa di un crollo delle negoziazioni.

Le minacce rimangono. Le banche in Germania e Austria sono state particolarmente attive nella proprietà commerciale, secondo l’Autorità bancaria europea, che ha analizzato oltre 1,3 trilioni di euro di prestiti immobiliari commerciali in tutta l’Unione europea.

Il regolatore finanziario tedesco BaFin ha recentemente avvertito che un rapido aumento dei tassi di interesse potrebbe gravare su alcune banche e che i prestiti potrebbero peggiorare.

Inoltre, secondo l’analisi, è improbabile che anche la conclusione di accordi salvi le banche, poiché le grandi transazioni finanziarie aziendali come le acquisizioni o le quotazioni in borsa stanno crollando.

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