In tempo di Covid le assemblee di condominio si fanno in videoconferenza. Spieghiamo come funziona la teleassemblea e cosa deve fare l’amministratore.
Nonostante l’emergenza Covid, le assemblee di condominio non si fermano, anzi, il governo vi ha dedicato una specifica FAQ per spiegare dove e come è consigliato svolgere le riunioni condominiali.
A prescindere dalla zona di residenza, sono da preferire le assemblee in videoconferenza, ovvero le “teleassemblee”: condomini e amministratore si connettono dal proprio computer, ascoltano i pareri degli altri e votano a distanza.
Spieghiamo nel dettaglio funzionamento e potenzialità della teleassemblea di condominio, gli strumenti necessari e le disposizioni a cui fare riferimento.
Teleassemblea di condominio: cos’è, come funziona e fonti normative
Il futuro (ed anche il presente) delle riunioni di condominio è la teleassemblea, cioè lo svolgimento delle assemblee in videoconferenza e non in presenza.
In sede di conversione del decreto Agosto (dl n. 104 del 14 agosto 2020) nella legge n. 126 del 13 ottobre 2020, il Parlamento ha approvato un emendamento che modifica in parte la disciplina delle assemblee di condominio, contenuta nell’articolo 66 disp. att. c.c.
Qui è previsto che l’avviso di convocazione delle assemblee di condominio deve essere comunicato almeno cinque giorni prima della data fissata (tramite PEC, fax o consegna a mano), deve indicare l’ora e il giorno della riunione e se è prevista la teleassemblea tramite piattaforma elettronica.
Inoltre - al comma 6 - si è aggiunto che le riunioni in teelassemblea sono possibili anche laddove il regolamento condominiale non le preveda espressamente, ma serve il consenso di tutti i condomini.
In altre parole:
- la teelassmebla può essere espressamente prevista dal regolamento di condominio come modalità alternativa o abituale per lo svolgimento delle riunioni;
- se non prevista, la teleassembla è possibile se tutti condomini sono d’accordo.
Doveri dell’amministratore di condominio prima e durante la teelassmblea
Prima di procedere alla taleassembla, l’amministratore di condominio deve accertare che:
- tutti i condomini siano muniti degli strumenti necessari, ovvero computer e connessione Internet adeguata;
- verificare che sia possibile annotare presenze, assenze, ingressi in ritardo e deleghe;
- sia possibile procedere senza problemi alla discussione degli ordini del giorno e alla votazione.
Come nelle riunioni in presenza, anche in videoconferenza bisogna redigere il verbale, da far firmare a segretario e presidente. Anche se non sono fisicamente nello stesso luogo, il segretario può inviare il documento per email al presidente (o viceversa) che poi procederà alla stampa e ad apporre la firma.
Lo stesso verbale sarà inviato dall’amministratore a tutti i condomini per posta elettronica.
I vantaggi della teleassemblea
Le potenzialità delle riunioni di condominio in videoconferenza sono molteplici, non solo per ovviare all’emergenza Covid.
Le teleassemblee permettono di partecipare attivamente alle riunioni anche a coloro che si trovano fuori città o in altro luogo, evitano gli assembramenti e non escludono dalla partecipazione condomini malati, con sintomi influenzali, in quarantena o isolamento domiciliare.
Presto potrebbe diventare la modalità più diffusa per svolgere le assemblee di condominio.
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