Il conflitto in Siria dopo l’attacco della Turchia si complica. C’è il pericolo di una Terza Guerra Mondiale? Analizziamo gli aggiornamenti e gli attori coinvolti nel conflitto tra curdi e milizie turche.
La situazione in Siria si complica: c’è il pericolo di una Terza Guerra Mondiale? Gli ultimi aggiornamenti che arrivano dal fronte caldo dei bombardamenti turchi sul confine nord orientale siriano riguardano l’intesa tra i combattenti curdi e il governo di Damasco.
Gli attori della guerra nella Siria del Nord si moltiplicano. L’entrata in scena di Assad a sostegno della difesa curda contro l’invasione armata della Turchia rende più complesso - e pericoloso - lo scenario.
C’è il pericolo di un’estensione del conflitto? Si può parlare di rischio di una Terza Guerra Mondiale?
Pericolo Terza Guerra Mondiale: il ruolo di Assad e Russia nel conflitto in Siria
L’intesa tra i combattenti curdi della Siria del Nord e l’esercito di Bashar al-Assad è considerata una svolta nella guerra siriana. Abbandonati dagli USA e minacciati dall’avanzata implacabile dell’esercito turco, i curdi hanno ottenuto un appoggio importante.
L’alleanza sul campo con la Siria di Assad, infatti, potrebbe cambiare gli scenari del conflitto. E renderlo più drammatico ed esteso. In queste ultime ore, le truppe di Damasco hanno iniziato ad avanzare verso il confine con la Turchia. I soldati alleati dei curdi sarebbero già arrivati a Tal Tamr, città che si trova a 20 km dalla frontiera turca.
L’obiettivo delle milizie alleate filo-curde è proprio quello di difendere le città simbolo della resistenza contro i turchi: Kobane e Manbij.
Cosa significa questa nuova alleanza per la guerra? Il ritorno attivo sulla scena di Assad e di Putin, da sempre a sostegno del governo di Damasco e ora anche del sostegno dato ai curdi, non è privo di conseguenze.
Innanzitutto, la strategia militare siriana a favore dei curdi non vuole soltanto bloccare la conquista turca di una parte del territorio. L’intenzione di Assad è di riprendere il controllo più ampio possibile sul Paese. In questo momento l’appoggio ai curdi è strumentale per allontanare un nemico, la Turchia, che potrebbe minacciare anche il potere del presidente siriano.
La Russia, inoltre, torna in scena per guadagnarsi l’influenza sull’intera area. Ecco, quindi, che il conflitto guidato unilateralmente da Erdogan sta allargando i suoi scenari. In modo pericoloso e in un’ottica di aumento degli attori coinvolti.
Siria, USA, Iran, Turchia: scenari di una Terza Guerra Mondiale?
Gli interessi e le relazioni strategiche si intrecciano e si complicano in Siria. I combattimenti in atto, infatti, potrebbero presto allargarsi oltre la zona cuscinetto al confine nord orientale tra Siria e Turchia.
Questo potrebbe significare non solo un inasprimento della violenza sulla popolazione, con un’emergenza sfollati sempre più drammatica, ma anche calcoli strategici delle grandi potenze.
Il coinvolgimento attivo della Siria a favore dei curdi, infatti, è un cattivo segno per gli USA. Damasco è il principale alleato dell’Iran, nemico numero uno dell’amministrazione di Donald Trump. Un rafforzamento delle posizioni siriane potrebbe tradursi in un appoggio più forte alle istanze iraniane. Come reagirebbero gli Stati Uniti?
Inoltre, occorre considerare il pericolo terrorismo jihadista in aumento, vista l’instabilità e l’incapacità di controllare campi e prigioni dove sono rinchiusi i combattenti dell’ISIS. Una ripresa del terreno del califfato islamico sarebbe un altro segno di maggiore violenza e instabilità
Si prospetta davvero uno scenario da Terza Guerra Mondiale?
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