Gli hobbisti hanno la possibilità di vendere le proprie creazioni a mercatini, ma per farlo è necessario che siano in possesso del tesserino apposito.
Gli hobbisti possono vendere i propri prodotti ai mercatini o alle fiere, rispettando alcune regole precise riguardo la regolarità delle partecipazioni, si deve trattare di una cosa saltuaria e non abituale. Inoltre, è obbligatorio che venga esposto il tesserino degli hobbisti, che li identifica come tali, e quindi non professionisti del settore.
Le modalità per poter entrare in possesso del tesserino in questione, così come il suo periodo di validità e regole generali, non sono uniformi per tutto il territorio italiano, ma variano da regione a regione o anche da comune a comune. Ci sono tuttavia delle regole generali di cui tenere conto e iter simili tra loro da dover seguire per poter svolgere l’attività di vendita da hobbista alle fiere senza incorrere in problemi in caso di controlli da parte della Guardia di Finanza.
Cos’è il tesserino degli hobbisti
I venditori occasionali di prodotti di diverso tipo, ovvero gli hobbisti, hanno la possibilità di vendere quanto creato agli appositi mercatini, previa l’acquisizione di questo tesserino.
Per quanto venga chiamato “tesserino degli hobbisti”, in alcune regioni o comuni questo deve venire richiesto anche in generale per poter vendere materiale usato, collezioni, o in generale oggetti di modico valore in mercatini di diverso genere.
In breve, si può considerare un permesso che viene richiesto alla provincia o alla regione di interesse per poter partecipare all’evento che, una volta consegnato, identifica la persona come un “non professionista” del settore a cui si interessa.
Per quanto le regole relative a questo tesserino possano variare sul territorio nazionale infatti, rimangono sempre valide due richieste:
- è necessaria la saltuarietà nella partecipazione degli eventi e, quindi, mancanza di professionalità. C’è una differenza tra una persona che partecipa cinque o sei mercatini all’anno, rispetto a qualcuno che vende prodotti ogni fine settimana. In questo secondo caso, infatti, si tratterebbe di un lavoro costante e preparato;
- è richiesto un prezzo massimo al pezzo. Questo, per legge, non può essere superiore ai 250 euro, tuttavia è facile che molte regioni o comuni prevedano un limite inferiore, anche di 100 euro all’unità.
Chi deve farne uso
A secondo della regione o della provincia può essere richiesto per situazioni differenti. In generale è sempre necessario che ne facciano uso coloro che vendono oggetti di propria creazione a modico prezzo, saltuariamente.
Tuttavia, questo non è detto che includa sempre le stesse categorie di persone. Oltre a coloro che si occupano di creare qualcosa partendo da zero o da prodotti comprati all’ingrosso, come una persona che crea orecchini con perline acquistate appositamente, il tesserino è spesso richiesto anche chi partecipa a mercatini dell’usato, anche nel caso in cui la vendita avvenga attraverso il baratto di oggetti.
Nel momento in cui si decide di partecipare a un mercatino sarà necessario informarsi sul sito della regione o della provincia, o direttamente al comune in cui l’evento verrà organizzato, oppure rivolgendosi agli organizzatori riguardo la necessità del tesserino.
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Come richiederlo
Le modalità di richiesta, così come il periodo di validità, il costo, e altre regole, variano a seconda del luogo di interesse. Può essere svolta tutta o parzialmente online, oppure necessitare della presenza dell’interessato.
Le informazioni al riguardo si possono trovare direttamente su portali della regione o del comune di interesse oppure chiamando direttamente gli uffici degli enti in questione. Siccome le tempistiche possono essere differenti, ma richiedono solitamente una quindicina di giorni, è meglio informarsi per tempo.
Il tesserino viene sempre rilasciato dal comune di residenza se si partecipa a eventi nella propria regione. In caso contrario bisognerà rivolgersi al comune dell’evento della regione in cui non si è residenti e nella quale si desidera vendere i prodotti.
Periodo di validità e costo
Anche la questione del costo e del periodo e la zona di validità varia da dove ci si trova.
In particolare, per i residenti della regione in cui si svolge il mercatino, sarà necessario prendere il mercatino in quella regione specifica, mentre, solitamente, per coloro che vengono da regioni esterne è fondamentale richiedere informazioni al comune dove sarà l’evento, che potrebbe o meno accettare il tesserino dell’hobbista di una regione differente.
Normalmente si ha la possibilità di inviare i dati e le informazioni riguardanti i pagamenti online, tramite piattaforme apposite o Pec, e consegnare al momento del ritiro due fototessere. Il costo, che solitamente prevede anche il pagamento delle marche da bollo e dell’istruttoria, può arrivare anche a 200 euro. Tuttavia, siccome le modalità di rilascio sono decise dai comuni, sulla base di regole regionali, anche il prezzo può variare facilmente.
Per quel che riguarda il periodo di validità, ci si può trovare in due situazioni differenti. La maggior parte dei tesserini prevede infatti sia un numero massimo di eventi a cui poter partecipare e un periodo di tempo entro cui scadrà.
Il tesserino scadrà quindi:
- o quando si supera il numero prestabilito di eventi, che è estremamente variabile a seconda del luogo. Per esempio, in Piemonte è previsto un massimo di 18 partecipazioni in un anno, con durata minima di un anno, ma senza una scadenza massima. Questo significa che si potrà partecipare massimo a 18 mercatini in un anno, e si dovrà attendere il seguente per poter rifare il tesserino;
- oppure, superato un certo periodo di tempo, il tesserino scadrà automaticamente. Per esempio, la provincia autonoma di Trento prevede una durata massima di quattro anni.
Per quanto questi elementi cambino a seconda della regione, è sempre richiesto che i non professionisti interessati siano in possesso dei requisiti di onorabilità previsti dalla normativa.
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