Testamento con errori e cancellature, quando non è più valido?

Ilena D’Errico

27 Dicembre 2023 - 21:40

Ecco cosa succede quando il testamento contiene errori e cancellature, quando non è più valido e quando le disposizioni sono invece concludenti.

Testamento con errori e cancellature, quando non è più valido?

Per realizzare un testamento olografo non servono particolari attenzioni, perlomeno riguardo alla forma. I requisiti essenziali sono la scrittura a mano e la firma autografa del testatore. La giurisprudenza, peraltro, accetta anche supporti diversi dal foglio di carta e a dir poco creativi, soprattutto in casi particolari e testamenti urgenti.

Nonostante ciò, non è ammesso che il testamento subisca delle modificazioni da parte di altri e un documento con errori e cancellature potrebbe facilmente sollevare questo dubbio. I chiamati all’eredità potrebbero quindi impugnare il testamento instaurando una causa civile e ottenere l’annullamento delle disposizioni (o l’accertamento di nullità).

Essere consapevoli circa quali errori e cancellature invalidano il documento è fondamentale in ogni caso, sia per il testatore che sa così di dover rifare il testamento, che per i chiamati all’eredità che si trovano di fronte a un documento rovinato o incorretto. Ecco cosa prevede la legge e quando gli errori e le cancellature rendono invalido il testamento.

Testamento con errori

Ci sono errori che possono pregiudicare la validità del testamento e altri che non hanno alcuna rilevanza. Gli errori grammaticali, di sintassi o di ortografia non comportano alcun problema in questo senso. Anche se la scrittura del testamento non rispetta le regole della lingua italiana le disposizioni restano valide, a patto che siano comunque in grado di palesare la volontà del testatore.

Quando si parla di errori che portano all’annullabilità del testamento, invece, si fa riferimento alla nozione giuridica di errore, cioè di vizio della volontà del testatore. Non si parla certo di errori di scrittura, bensì di convinzioni errate che hanno portato il de cuius a esprimere quella sua volontà. Se l’errore - indotto o meno - ha determinato da solo alla volontà, la disposizione conseguente (e non il singolo testamento) è annullabile dopo l’impugnazione.

Per esempio, Caio lascia nel testamento una somma a Tizio convinto che sia suo figlio e invece non è così. Oppure, lascia tutti i beni alla moglie convinto che la legge lo imponga.

Testamento con cancellature

Riguardo alle cancellature sul testamento bisogna innanzitutto capire se sono state effettuate dal testatore o meno. Nella prima ipotesi, non c’è alcun problema di validità perché il testatore ha la facoltà di scrivere quello che vuole sul testamento. Allo stesso tempo, le parti cancellate dal testatore si considerano revocate. Questo vale per le singole disposizioni in oggetto e per l’intero testamento se le cancellature inficiano la data e/o la firma.

Il testamento è nullo, invece, se le cancellature sono opera di terzi. Non importa che abbiano ricevuto il consenso del testatore o addirittura abbiano agito su sua direttiva, nessuno al di fuori del testatore può scrivere le disposizioni testamentarie, la firma e la data.

La sentenza n. 9905/2009 della Corte di Cassazione, tuttavia, ha ammesso la validità del testamento nonostante l’opera di terzi, sempre a condizione che non siano manomesse le parti integranti del documento (disposizioni, data e firma). L’intervento di altre persone, con cancellature e correzioni, è ammesso soltanto nel caso in cui si trovi in una parte diversa da quella dedicata alle disposizioni e a patto che non cambi la volontà del testatore.

Per esempio, se il testatore comincia il documento con un elenco descrittivo dei suoi beni e qualcuno lo aiuta o cancella gli errori, il testamento resta valido. Come principio, però, sarebbe meglio evitare mani terze nel documento, poiché il limite è molto labile e potrebbero sorgere dei dubbi.

Errori e cancellature, il testamento non è più valido

Il testamento che presenta numerosi errori e cancellature potrebbe non essere valido. Ciò accade quando le diverse modifiche apportate al documento dal testatore sono spia di elementi invalidanti, cioè:

  • La volontà del testatore è stata inficiata;
  • il testatore non era pienamente capace di intendere e di volere;
  • il testatore ha guidato la mano altrui (di solito per problemi fisici) per scrivere.

Dunque, quando il testamento è ricco di cancellature, errori e ripassi e preferibile revocarlo e redigere un nuovo documento per ovviare i dubbi.

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