L’economia russa si avvia verso la recessione e il motivo è il flusso sempre più scarso di petrodollari. Cosa sta per accadere secondo l’analisi dell’economista?
Le analisi sul reale stato di salute dell’economia russa abbondano. Secondo l’economista Yuriy Gorodnichenko dell’Università della California a Berkeley, l’economia del Paese è in gravi difficoltà e rischia di entrare in una drammatica recessione entro un anno.
Le affermazioni di Putin secondo cui l’economia russa sta reagendo bene a guerra e sanzioni potrebbero quindi rivelarsi difficili da sostenere molto presto. Se, infatti, da una parte le restrizioni imposte dall’Occidente alle finanze di Mosca e alle sue entrate energetiche non hanno colpito così profondamente e totalmente le casse dello Stato, dall’altra la cosiddetta economia di guerra della Russia non è così risolutiva dei problemi economici.
La Russia sta perdendo due cose di cui la sua economia ha disperatamente bisogno, ha riferito l’economista: un solido commercio energetico e un flusso costante di dollari Usa. Per questo, la recessione non è così lontana. La previsione.
La recessione dell’economia russa è qui, ecco perché
L’economia di Mosca è estremamente dipendente dai petrodollari, o dollari ottenuti tramite il commercio di petrolio e gas, ha sottolineato nella sua analisi Gorodnichenko.
Tuttavia, con i flussi energetici della Russia sconvolti dalle sanzioni, non è chiaro se le vendite alle nazioni amiche saranno sufficienti a sostenere il cospicuo bilancio di guerra del Cremlino, o se la Russia avrà abbastanza accesso ai dollari per importare prontamente tutti i beni e le risorse di cui la sua economia ha bisogno per funzionare.
“Ciò potrebbe far precipitare l’economia russa verso una recessione nei prossimi 12 mesi”, ha previsto Gorodnichenko.
D’altronde, il commercio energetico è la principale fonte di guadagno per la Russia. Colpito in parte dalle sanzioni occidentali, il business del petrolio e del gas di Mosca ha sofferto nell’ultimo anno, con vendite in calo del 24% a un minimo di tre anni nel 2023.
“Se devono finanziare la guerra e non hanno questa risorsa, non è chiaro dove reperiranno questi soldi”, ha aggiunto. “Prevedo che andranno incontro a una recessione molto seria.”
La nazione è destinata ad accumulare un deficit di 1,59 trilioni di rubli, o circa 18 miliardi di dollaro quest’anno, secondo il tasso di cambio attuale. “Se fai un calcolo approssimativo, ti rendi subito conto che se la Russia non avesse petrodollari, si troverebbe ad affrontare un problema molto serio”, ha detto l’economista.
Il dollaro Usa, ora visto come un nemico del sistema economico russo, non è facilmente sostituibile. La Russia sta rischiando una grave crisi.
Senza petrodollari la Russia sprofonda nella crisi?
Il calo delle vendite di petrolio implica che la Russia sta perdendo l’accesso al dollaro statunitense, poiché le transazioni sul greggio vengono condotte principalmente in questa valuta.
Una piccola quantità di dollari con cui effettuare transazioni potrebbe isolare ulteriormente la Russia dall’economia globale, dato che la valuta statunitense è la spina dorsale del commercio globale. Il dollaro ha rappresentato una parte nell’88% di tutte le transazioni estere nell’aprile 2022, molto più di qualsiasi altra valuta, secondo gli ultimi dati della Banca dei regolamenti internazionali.
Putin ha enfatizzato l’indipendenza della Russia dagli Stati Uniti e dalla sua moneta. Ma queste azioni stanno solo spingendo la nazione verso maggiori difficoltà economiche, ha sottolineato Gorodnichenko, soprattutto considerando il fatto che la Russia importa ancora quasi tutto, dalle auto al cibo, ai mobili e ad altri beni di consumo.
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Chi sta acquistando il petrolio russo?
Gorodnichenko ha anche osservato che quando l’Unione Sovietica ha perso l’accesso ai petrodollari, la sua economia è crollata nel giro di cinque anni. Ha suggerito che il declino economico della Russia potrebbe verificarsi anche più rapidamente, dato che l’Unione Sovietica era molto più autosufficiente in termini di risorse di quanto non lo sia oggi la Russia.
“Forse puoi ottenere [risorse] dalla Cina o da qualcuno del genere qua e là, ma a livello globale, non può davvero prendere in prestito. E quindi quando hai uno shock negativo... l’effetto sarà amplificato”, ha allertato l’esperto.
Gli economisti mettono in guardia dal rischio di una catastrofe economica per la Russia fin dal 2022, quando la sua invasione dell’Ucraina ha provocato una serie di sanzioni che hanno sconvolto il commercio e la finanza. L’economia russa sta diventando sempre più fragile con la guerra che si trascina a lungo. Il suo crollo potrebbe davvero essere imminente.
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