I tiranni sono tornati di moda? Intervista ad Antonio Losito

I tiranni sono tornati di moda? Sembrerebbe di sì, abbiamo parlato con Antonio Losito del suo nuovo libro “Diventa un tiranno” e del podcast prodotto da Will “Tyranny”, dove l’autore racconta dell’ascesa dei tiranni, da Gheddafi a Kim Jong-un sino a Putin.

Tyranny riesce ad unire la passione per l’ascolto e i podcast, ultimamente molto amati e apprezzati, con quella per la politica. Ma dietro c’è un lungo studio dell’autore che per anni si è avvicinato alle diverse piattaforme, come TikTok e Instagram per comunicare e ha cominciato ad approcciare ogni piattaforma con un «tone of voice» e un linguaggio diverso, pensato appositamente per il social di riferimento.

Così ha costruito un progetto multimediale e cross-mediale, basato sull’infotainment, tramite il quale raccontare tematiche e argomenti molto importanti, ma in maniera leggera. Il successo del podcast è un segnale evidente della necessità che le persone avvertono di sentire storie poco note e soprattutto evidenzia il grande interesse che ruota attorno a questi temi. Su TikTok, per esempio, è diventato virale un suo video, dove ha montato varie scene che raffigurano Putin che sguinzaglia il suo labrador di fronte alla Merkel, notoriamente famosa per la sua paura dei cani.

Tramite questa piccola scenetta, Antonio ha cercato di raccontare al pubblico cosa significhi essere un tiranno. Esempio lampante di come attraverso qualsiasi media, con il giusto linguaggio, sia possibile fare informazione intrattenendo il pubblico. All’interno del libro “Diventa un tiranno” Antonio Losito spiega che i tiranni sono coloro che si presentano in pubblico vestiti da Batman, che fanno cose buffe, come Trump che durante un firma copie, una volta finiti i suoi libri, si mise a firmare delle copie della Bibbia.

Concludiamo la nostra intervista con un consiglio per i più giovani, ancora in cerca della loro strada: scegliere qualcosa che definisca chi siamo. Antonio Losito è riuscito a combinare la sua passione con il suo lavoro quotidiano. Però prima ha dovuto studiare molto per riuscirci, studiare un “tone of voice” che fosse diverso e capire la tipologia di contenuti vincenti. Racconta di essersi persino iscritto a un corso di grafica, così è riuscito a crearsi una nuova realtà professionale. È necessario essere perseveranti e ricordarsi che tutti hanno una storia da raccontare.