Titoli di stato: la distanza Grecia-Italia si è ampliata in maniera decisa. Cosa sta succedendo?
Titoli di Stato: la Grecia ha sorpassato l’Italia ancora una volta, ma in questo caso il distacco è risultato decisamente più evidente.
Tutto è accaduto qualche ora fa, più precisamente nella giornata di mercoledì 18 dicembre, quando il rendimento del BTP decennale si è portato sopra l’1,34%, mentre quello del bond ellenico di pari scadenza è scivolato sotto l’1,28%.
Come noto, nel corso del 2019 il primo sorpasso fra titoli di Stato di Grecia e Italia è avvenuto a novembre, quando il Belpaese ha iniziato ad essere percepito come più rischioso rispetto ad Atene. Oggi, però, la distanza si è ampliata ancora e questo per diversi ordini di motivi.
Titoli di Stato Grecia-Italia: che succede ad Atene?
Nella giornata di ieri, mentre la maggior parte dei rendimenti obbligazionari d’Europa ha imboccato la via del rialzo, la Grecia ha voluto rappresentare un’eccezione.
Il tasso del decennale ellenico si è inabissato dall’1,35% circa di inizio seduta ed è arrivato a toccare minimi giornalieri dell’1,25%. Di conseguenza, anche lo spread con i bund tedeschi è crollato da 165 a 153 punti circa.
Secondo diversi osservatori a determinare un simile scenario sono state le indiscrezioni secondo cui la BCE permetterà alla Grecia e alle sue banche di detenere maggiori quantità di titoli di Stato. Il tetto imposto nel 2015, insomma, potrebbe essere presto rivisto.
BTP più rischiosi: che succede a Roma?
Mentre i rendimenti sui titoli di Stato della Grecia sono scivolati, quelli sui BTP d’Italia hanno imboccato la via del rialzo mantenendo così intatto il trend degli ultimi mesi (quando i mercati sono tornati a preoccuparsi di possibili elezioni anticipate).
Il tasso del decennale tricolore ha abbandonato la soglia dell’1,27% registrata in avvio di seduta e si è levato fino a toccare l’1,347%. Di conseguenza, anche lo spread BTP-Bund è salito.
Molto probabilmente nella giornata di ieri i titoli di Stato italiani hanno risentito negativamente delle notizie sul taglio dei parlamentari, argomento che aprirà le porte a un nuovo referendum (ennesimo banco di prova per l’esecutivo).
Motivi tecnici dietro il sorpasso Grecia-Italia
Tutti questi motivi hanno determinato il nuovo, imponente sorpasso Grecia-Italia anche se Il Sole 24 Ore ha fatto notare come alla base di tale trend possa esserci stato anche un elemento di natura puramente tecnica.
Qualche tempo fa è cambiato benchmark di riferimento sul Belpaese e ha iniziato a essere considerato il BTP decennale con scadenza nel 2030. In altri casi questo non è accaduto e per Atene, ad esempio, si è continuato ad usare come bechmark il bond con scadenza marzo 2029. Un anno di differenza che ha pesato.
Alla luce di quanto detto, comunque, ad oggi sul mercato dei titoli di Stato l’Italia è tornata ad essere percepita come più rischiosa della Grecia. Il sorpasso continuerà ad essere monitorato con attenzione, soprattutto se la distanza tra i rendimenti continuerà ad aumentare.
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