Entro il 2034, i televisori saranno superati dai display virtuali offerti dalla realtà mista. Personalizzabili, portatili e immersivi, rivoluzioneranno il consumo multimediale e il lavoro digitale.
L’industria tecnologica è un territorio fertile per previsioni audaci, e oggi ci troviamo di fronte a una di quelle che potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui consumiamo i contenuti multimediali: entro il 2034, i televisori e i monitor fisici potrebbero diventare obsoleti.
Un’affermazione del genere potrebbe sembrare esagerata, ma osservando lo sviluppo della realtà aumentata (AR) e della realtà mista (MR), appare chiaro che il nostro rapporto con gli schermi tradizionali sta per subire una trasformazione epocale. I visori AR come il Meta Quest 3 e l’Apple Vision Pro stanno già mostrando le potenzialità dei display virtuali, con finestre fluttuanti che simulano schermi fisici in modi che sembravano fantascientifici fino a pochi anni fa.
Questo cambiamento non riguarda solo l’estetica o la praticità, ma anche il modo in cui percepiamo e interagiamo con i contenuti. I limiti dei monitor fisici, come dimensioni rigide, pesantezza e ingombro, saranno presto superati da soluzioni flessibili e immersive. Anche se ci sono ancora ostacoli tecnici, come il peso dei visori e la mancanza di condivisione virtuale, gli sviluppatori lavorano instancabilmente per rendere la realtà mista una parte integrante della nostra quotidianità.
leggi anche
Serie A oggi, partite Sky: orari e dove vedere in tv e streaming la diciassettesima giornata
I televisori: tecnologia dell’età della pietra
Prevedere il declino delle vendite di televisori e monitor potrebbe sembrare prematuro, ma consideriamo i limiti evidenti di questi dispositivi. Un monitor fisico è statico, rigido e incapace di adattarsi a diverse esigenze. Non possiamo modificarne facilmente dimensioni, proporzioni o formato. Ad esempio, chiunque abbia tentato di trasformare una TV 16:9 in un formato cinematografico ha scoperto quanto sia impossibile. Al contrario, i display virtuali permettono una personalizzazione totale: basta un gesto per adattarli alle esigenze del momento, espandendoli o riducendoli come desideriamo.
Inoltre, i televisori spenti diventano un elemento di ingombro: grandi cornici nere che occupano spazio e accumulano polvere. I produttori cercano di mascherare questo problema con soluzioni come cornici decorative o modalità artistiche, ma queste sono solo soluzioni temporanee. Anche il peso e la mancanza di portabilità sono svantaggi significativi. Durante una workation, ad esempio, è improbabile che qualcuno porti un monitor fisico, costringendoci a lavorare su piccoli schermi di laptop. I display virtuali risolvono tutto ciò, fornendo schermi multipli di grandi dimensioni ovunque ci troviamo.
Nonostante le attuali limitazioni tecniche dei visori AR, come la bassa risoluzione in alcune modalità o la sensazione di isolamento dal mondo esterno, le fondamenta per il futuro sono già state gettate. La realtà mista offre un’esperienza incredibilmente realistica, tanto che ci si abitua rapidamente a lavorare e consumare contenuti attraverso schermi virtuali.
La TV e il futuro della realtà mista
L’avanzamento tecnologico promette di superare gli attuali ostacoli legati ai visori AR, rendendoli più leggeri, discreti e socialmente accettabili. Mark Zuckerberg e Tim Cook hanno già dichiarato che i dispositivi attuali sono solo una fase di transizione. Nel prossimo decennio, ci aspettiamo visori AR sottili e pratici, simili a occhiali normali. Questo non solo aumenterà l’adozione della tecnologia, ma eliminerà anche le barriere legate all’isolamento visivo e all’interazione sociale.
Un altro aspetto cruciale sarà la condivisione virtuale dei contenuti. Attualmente, un monitor virtuale può essere visto solo dall’utente che indossa il visore, limitandone l’utilità in contesti condivisi, come guardare un film con amici o familiari. Tuttavia, è probabile che la tecnologia AR svilupperà soluzioni per permettere la visualizzazione simultanea tra più utenti. Questo renderà i televisori fisici ancora più obsoleti, poiché gli schermi virtuali saranno in grado di offrire esperienze immersive, collaborative e altamente personalizzabili.
Il passaggio ai monitor virtuali non sarà immediato, ma graduale. Nei prossimi anni, il progresso tecnologico porterà a una diminuzione delle vendite di televisori e monitor, fino al loro collasso definitivo. Come accaduto con altri dispositivi diventati obsoleti, il cambiamento non sarà un evento improvviso, ma un processo inevitabile. Ricordiamoci di queste parole: nel 2034, i televisori saranno un ricordo del passato, sostituiti da una nuova era di esperienze digitali immersive.
© RIPRODUZIONE RISERVATA