Tredicesima pensioni più alta nel 2023: a chi spetta, importi e data di pagamento

Simone Micocci

24 Novembre 2023 - 07:31

Tredicesima pensioni in pagamento la prossima settimana: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Tredicesima pensioni più alta nel 2023: a chi spetta, importi e data di pagamento

La prossima settimana l’Inps metterà in pagamento la pensione di dicembre con annessa tredicesima mensilità. Un momento che i pensionati aspettavano da mesi, reso ancora più conveniente dal conguaglio della rivalutazione con il quale non solo il rateo di pensione ma anche la tredicesima aumenta adeguandosi al tasso di rivalutazione definitivo accertato per il 2022 (pari all’8,1% anziché al 7,3%).

La tredicesima risulta quindi più alta per quanto si tratti di un aumento che comunque non sarà chissà quanto sostanzioso poiché al massimo raggiungerà lo 0,8% della pensione (calcolato sull’importo aggiornato al 2022). Meglio andrà a coloro che a questa vedranno aggiungersi il cosiddetto bonus tredicesima, a fronte di un importo che nel migliore dei casi può arrivare a 154 euro circa. A tal proposito, per scoprire se vi spetta non dovete far altro che consultare il cedolino di pensione già disponibile online nell’area personale MyInps.

Nel frattempo, vista la prossimità del pagamento della tredicesima sulle pensioni cerchiamo di fare chiarezza su come viene calcolato l’importo, sulla ragione per cui quest’anno sarà più alta e su quando spetta il bonus.

Quando arriva la tredicesima

La tredicesima per i pensionati viene pagata contestualmente al cedolino di dicembre.

Ragion per cui il pagamento segue le stesse regole previste per la pensione. A tal proposito, ricordiamo che da quando è scoppiata la pandemia è stata cambiata la regola per cui le pensioni ritirate in contanti alla Posta vengono pagate secondo uno specifico calendario.

Nessuna variazione per chi invece ha preferito l’accredito diretto su conto corrente, bancario o postale. In questo caso, infatti, la pensione di dicembre, con annessa tredicesima e bonus per gli aventi diritto, continua a essere pagata il primo giorno bancabile del mese, quindi quest’anno arriverà venerdì 1° dicembre.

Per chi invece preferisce il ritiro in contanti direttamente presso gli uffici postali, invece, il calendario da seguire è il seguente:

  • Dalla A alla C: venerdì 1 dicembre;
  • Dalla D alla K: sabato 2 dicembre, ricordiamo che gli uffici aprono solamente la mattina;
  • Dalla L alla P: lunedì 4 dicembre;
  • Dalla Q alla Z: martedì 5 dicembre.

Quali pensionati prendono la tredicesima

Fatta chiarezza su quando arriva, vediamo chi ne avrà diritto. La tredicesima spetta alle categorie di pensionati seguenti:

  • percettori di pensione di vecchiaia;
  • percettori di pensione anticipata (ovvero l’ex pensione di anzianità);
  • ai titolari di prestazioni assistenziali, ad esempio l’assegno sociale e la pensione d’invalidità;
  • ai titolari della pensione ai superstiti indiretta e di reversibilità.

Non spetta, invece, alcuna tredicesima nel caso dei percettori della cosiddetta pensione di cittadinanza.

Come si calcola la tredicesima

Come anticipato, l’importo della tredicesima nella maggior parte dei casi è uguale a quello del rateo mensile di pensione. Ciò, tuttavia, vale solamente per coloro che percepiscono la pensione da almeno un anno.

Questo perché, per calcolare l’importo lordo della tredicesima bisogna moltiplicare l’importo della pensione lorda mensile per il numero di mesi di pensionamento effettivo (nell’anno di riferimento) e dividere il tutto per 12.

Applicando questa formula si può avere una prima idea dell’importo della tredicesima. Facciamo un esempio prendendo come riferimento due pensionati con PAL pari a 20.000 euro, ma uno con assegno liquidato dal 2022 e l’altro in pensione solamente da marzo 2023:

  • nel primo caso la tredicesima è riconosciuta per l’intero anno, quindi per un importo lordo pari a 1.666 euro;
  • nel secondo caso la tredicesima è riconosciuta per sole 10 mensilità (gennaio e febbraio 2023 esclusi) per un importo di 1.388 euro.

Attenzione, ricordiamo che da qualche anno non ci sono differenze nella tassazione della tredicesima rispetto alla pensione. Questo perché dal 1° gennaio 2021 la tassazione Irpef è stata resa omogenea su 13 mensilità (anziché 12 rispetto al passato, quando l’importo della tredicesima era leggermente più leggero rispetto a quello della pensione mensile). Ricordate però che sulla tredicesima non si applicano le detrazioni, quindi a parità di lordo il netto può risultare più basso rispetto al rateo di pensione.

Perché la tredicesima 2023 è più alta

Se la tredicesima sulla pensione quest’anno è più alta il merito è dell’anticipo del conguaglio della rivalutazione (solitamente in programma a gennaio).

Nel dettaglio, l’importo della pensione percepito quest’anno, compreso il rateo di tredicesima, è stato nuovamente ricalcolato applicando il tasso di rivalutazione definitivo accertato per il 2022, pari all’8,1%, anziché quello provvisorio del 7,3% utilizzato a inizio anno. Sulle pensioni si aggiunge quindi uno 0,8%, percentuale che si riduce per gli assegni il cui importo supera di 4 volte il trattamento minimo.

Il risultato è una pensione di dicembre leggermente più alta di quella percepita a novembre, così come pure la tredicesima è maggiore rispetto a quella che sarebbe stata riconosciuta in assenza del conguaglio, come potete notare dalla tabella seguente.

Tredicesima 2022Tredicesima rivalutata del 7,3% Tredicesima rivalutata dell’8,1%Aumento con il conguaglio
1.000€ 1.073€ 1.081€ 8€
1.500€ 1.609€ 1.621€ 12€
2.000€ 2.146€ 2.162€ 16€
2.500€ 2.655€ 2.672€ 17€
3.000€ 3.116€ 3.128€ 12€
3.500€ 3.620€ 3.633€ 13€
4.000€ 4.137€ 4.152€ 15€
4.500€ 4.621€ 4.634€ 13€
5.000€ 5.135€ 5.149€ 14€

Bonus tredicesima: cos’è e a chi spetta

Ma non c’è solo la rivalutazione ad aumentare l’importo della tredicesima.

La legge di Bilancio per il 2001 ha introdotto il cosiddetto bonus tredicesima, un importo aggiuntivo che si aggiunge alle competenze del rateo di dicembre.

Il bonus di fine anno sulle pensioni ha un importo fisso pari a 154,94 euro, cifra che si aggiunge appunto al rateo mensile e alla tredicesima contribuendo al maxi assegno di dicembre. Non ne hanno però diritto tutti, ma solamente i pensionati che percepiscono una pensione d’importo non superiore al trattamento minimo.

Proprio per questo motivo, il requisito varia di anno in anno. A tal proposito, per il 2022 è necessario che l’importo di pensione non superi i 7.327,32 euro euro l’anno. Spetta in misura parziale a coloro che superano questa soglia ma sono comunque dentro i 7.482,26 euro (importo annuo del trattamento minimo al quale si aggiunge il bonus di fine anno).

Attenzione, a differenza della tredicesima il bonus non spetta a tutti i pensionati, in quanto sono esclusi i titolari di:

  • pensione invalidità civile;
  • pensione sociale;
  • assegno sociale;
  • rendita facoltativa d’inabilità;
  • rendita facoltativa di vecchiaia;
  • pensioni di vecchiaia e di invalidità della mutualità pensioni a favore delle casalinghe;
  • assegni di esodo;
  • isopensione.

Attenzione poi al caso dei pensionati coniugati. Per questo ci sono due requisiti da soddisfare: intanto il reddito personale non deve superare le suddette soglie, mentre il reddito coniugale non deve superare di tre volte l’importo annuo del trattamento minimo, quindi 21.981,96 euro.

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