Come evitare le nuove truffe, che coinvolgono l’Agenzia delle Entrate, stanno circolando negli ultimi giorni per e-mail.
Un nuovo allert viene lanciato dall’Agenzia delle Entrate per false comunicazioni ai contribuenti via e-mail che richiedono di adeguarsi alle modifiche della normativa fiscale ed evitare sanzioni e conseguenze legali.
Si tratta dell’ennesima campagna di phishing che tenta di carpire i dati sensibili dei contribuenti spingendoli a cliccare su link che rimandano a una fantomatica “Guida alla dichiarazione dei redditi”. Quest’ultima, secondo l’e-mail, si dovrebbe leggere per rendere conforme la propria dichiarazione alla normativa.
La nuova truffa corre sulla dichiarazione precompilata
L’oggetto della nuova campagna di phishing è la dichiarazione precompilata 2024, si tratta di una truffa che ancora una volta cerca di coinvolgere l’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia lo comunica con un avviso del 30 agosto con il quale mette in guardia tutti i contribuenti su tali missive. Negli ultimi mesi non è successo raramente che le campagne di phising cercassero di coinvolgere l’amministrazione tributaria e, ora, si cerca di far leva su una delle scadenze principali del mese di settembre.
Entro il 30 settembre è necessario inviare il modello 730 e, nel caso si sia già provveduto all’invio, sempre entro la stessa data è possibile integrarlo e correggerlo.
Nella e-mail si parla di modifiche che cambiano la normativa fiscale a seguito delle quali si invita a leggere una guida per, eventualmente, adeguare alle novità la propria dichiarazione precompilata.
Già qui dovrebbe scattare il primo campanello di allarme perché è impossibile che l’Agenzia delle Entrate provveda a modificare la normativa fiscale della dichiarazione dei redditi a campagna reddituale ormai iniziata da diversi mesi. Nella preoccupazione, però, non tutti potrebbero pensarci e proprio per questo motivo la campagna di phishing in atto potrebbe cogliere di sorpresa diversi contribuenti.
Di seguito riportiamo un esempio della comunicazione fraudolenta:
La truffa della precompilata, a cosa fare attenzione
Nella comunicazione l’utente viene indirizzato ad aprire la nuova guida alla dichiarazione dei redditi attraverso un link che, però, riporta a una nuova pagina in cui viene richiesto di inserire informazioni personali (che saranno memorizzate dai malintenzionati per realizzare la truffa vera e propria).
L’Agenzia delle Entrate, che disconosce questa tipologia di comunicazioni, si dichiara estranea alle e-mail che stanno circolando e raccomanda di prestare la massima attenzione qualora si ricevessero e-mail simili a quella riportata come esempio. In ogni caso il consiglio resta sempre lo stesso: non cliccare su link di messaggi di cui non si ha certezza di veridicità e mai inserire online i propri dati personali, visto che l’Agenzia delle Entrate non li chiederebbe mai in questo modo.
Altra truffa che richiede pagamenti
Un’altra truffa in atto, segnalata sempre dall’Agenzia delle Entrate il 29 agosto, riguarda false richieste di pagamento di imposte per recupero fondi.
Si tratta, in questo caso, di una truffa in due tempi: in un primo momento viene chiesto di versare fondi per un fantomatico investimento e, poi, chiedere il versamento delle imposte dovute per recuperare parte di quanto investito. Proprio in questa seconda parte della truffa entra in gioco l’Agenzia delle Entrate, in quanto la richiesta di versamento delle imposte avviene tramite un documento (falso) dell’Agenzia di cui riportiamo un esempio:
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