Le truffe online si stanno moltiplicando. In una videointervista abbiamo chiesto a Marco Camisani Calzolari di spiegarci quali sono le più diffuse, come funzionano e come bisogna comportarsi
Le truffe online tentano di colpirci quotidianamente tramite Web, smartphone, computer e pare che si stiano moltiplicando proprio all’approssimarsi del periodo delle feste.
Ecco perché abbiamo chiesto a Marco Camisani Calzolari, da sempre impegnato nella divulgazione della cultura digitale di spiegarci quali sono, come funzionano e come bisogna comportarsi al cospetto anche di una truffa apparente.
Il primo consiglio di Marco Camisani Calzolari, infatti è «dubitare sempre», ossia se qualche piccolo dettaglio fa temere di essere al cospetto di una truffa, teniamone conto.
I consigli per tenere una corretta una «cyberigiene» sono infatti non agire d’impulso, prendersi tempo per verificare la fonte della proposta che ci arriva sulla mail a sullo smartphone, e confrontare i pareri, dato che le possibilità per farlo sono tante.
Le truffe online, quali sono, come comportarsi
Con Marco Camisani Calzolari abbiamo parlato delle email che propongono la consegna di pacchi, ma sono una truffa, per avere i nostri dati e pagamenti che non sono dovuti.
Ci sono poi le vendite truffa, che sono un po’ la riedizione della «truffa del mattone»: prodotti proposti a prezzi superscontati, ma che se acquistati non vengono mai consegnati. Il consiglio è diffidare sempre di sconti eccessivi.
Sulla stessa falsariga si pongono i falsi concorsi, specie su WhatsApp, che propongono sondaggi che fanno vincere migliaia di euro, oppure i finti regali: su Instagram si viene taggati per il ritiro di un regalo che non ci sarà mai.
Gli investimenti miracolosi sono un vecchio trucco, che pare ancora funzionare bene: su web o su Instagram circolano notizie di persone che si sono arricchite investendo su un’azienda, ma sono solo truffe per carpire denaro.
Sottrazione di denaro, spesso in grandi somme, è anche quella della truffa chiamata Business email compromise, conosciuta anche come truffa dell’amministratore delegato: a un impiegato arriva una email che pare provenire da un dirigente e che invita ad autorizzare un pagamento. Ma è un falso e i soldi pagati vanno in tasche di truffatori.
Il falso recupero di soldi (in genere su Instagram) per conto di chi ha subito una truffa legata alle criptovalute, specie in questo momento di tensione sul mercato crypto, potrebbe indurre qualcuno a cascarci. Ma nessuno è autorizzato a fare recupero crediti per noi, se non i professionisti del settore.
Il furto di account social, in genere Facebook, avviene tramite una proposta di pubblicità sul nostro account: ma è un modo per carpire i dati dell’account e utilizzarlo in modo improprio.
Infine c’è la truffa regina, quella del phishing tramite email, che prende anche le forme dello smishing (tramite SMS), o del vishing (tramite voce): i truffatori vogliono i nostri dati, con la mail, gli sms, il messaggio vocale per portare a termine la cosa che più gli importa, il furto di identità.
Truffe online, come tutelarsi
La polizia postale è il primo soggetto a cui rivolgersi sollecitamente nel caso si tema di aver subito una truffa.
Ma per fare prevenzione e tutelarsi, oltre a tenere un comportamento sempre guardingo, attento, dubitante e non impulsivo, secondo Marco Camisani Calzolari un buon modo potrebbe essere quello attivare una polizza per coprire il rischio cyber, un pò come avviene per le auto.
Sono polizze che possono coprire da uso fraudolento delle nostre carte di credito, copirre la responsabilità civile da violazione privacy, dare tutela legale, psicologica, provvedere al blocco dei dati e al loro ripristino.
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