Trump: “Il coronavirus sta morendo”

Marco Ciotola

20/06/2020

Secondo il Presidente USA il coronavirus sta lentamente “morendo”, ma la comunità medica insorge

Trump: “Il coronavirus sta morendo”

Il coronavirus sta lentamente morendo. Ne è convinto il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, malgrado dati sui contagi per nulla rassicuranti sul territorio USA.

In un vero e proprio tour di interviste - prima Sinclair, poi Gray TV, WSJ e Fox News - il tycoon ha ostentato grande rilassatezza nei confronti della minaccia COVID-19, parlando di un virus in recessione, che “si sta estinguendo”.

In particolare, Trump è stato criticato e incalzato da diversi giornalisti per le sue dichiarazioni relative alle “grandi manifestazioni” in previsione in Oklahoma. Gli è stato quindi fatto notare l’aumento dei casi in 22 stati, incluso proprio l’Oklahoma, ma il Presidente ha replicato parlando di “numeri minuscoli” rispetto a quelli di inizio pandemia:

“Se guardiamo a quello che succedeva prima, possiamo dire che adesso il virus si sta estinguendo. E, a proposito, stiamo andando avanti molto bene con vaccini e terapie”.

Per Trump il coronavirus sta morendo, per i medici no

Le dichiarazioni hanno scatenato diverse polemiche tra la comunità medica. Molti medici e virologi hanno affermato che il virus non sta affatto morendo, e che la flessione del numero di contagi è solo una “mossa pefettamente attendibile”.

Ma le critiche per Trump non sono arrivate solo dalla comunità medica, ma anche da giornalisti ed esperti di settore. In particolare, la CNN ha evidenziato il picco di nuovi casi in 21 stati e l’elevato numero di decessi giornalieri, sempre nell’ordine di centinaia.

Un funzionario amministrativo vicino alla task force creata per combattere il coronavirus ha parlato di un esecutivo che “non vuole affrontare la realtà, la sta negando”.

Mente il mediaticamente molto noto dottor Sanjay Gupta ha aspramente contestato l’affermazione di Trump relativa alla presunta morte del COVID-19, seppur graduale:

“Il coronavirus non sta scomparendo. Quella alla quale stiamo assistendo è solo una lieve contrazione dei contagi nel Paese, che d’altronde era esattamente quello che ci si aspettava. Ma non sta affatto morendo”.

Intanto il tycoon si trova ad affrontare il potenziale scandalo derivante dal libro pubblicato dal suo ex consigliere della sicurezza nazionale, John Bolton.

L’uscita è prevista per fine giugno, ma già diverse anticipazioni raccontano di accuse molto pesanti ai danni dell’attuale Presidente USA, per atteggiamenti volti alla corruzione e ingerenza a favore dei dittatori.

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