Trump e il mistero delle armi nucleari: cosa cercava l’Fbi durante il blitz?

Alessandro Cipolla

12 Agosto 2022 - 10:14

Per il Washington Post nel blitz a casa di Donald Trump l’Fbi ha cercato documenti top secret legati alle armi nucleari: si parla di rischi per la sicurezza nazionale americana.

Trump e il mistero delle armi nucleari: cosa cercava l’Fbi durante il blitz?

Cosa ha cercato l’Fbi durante la perquisizione della casa di Donald Trump? Una vicenda questa che sta infiammando gli Stati Uniti, gli agenti avrebbero ricevuto diverse minacce da parte dei sostenitori del tycoon, ma adesso il mistero sembrerebbe infittirsi.

Stando a quando rivelato dal Washington Post, lo scopo del blitz dei federali nella residenza di Mar-a-Lago in Florida è stato quello di trovare dei documenti top secret legati alle armi nucleari.

Il motivo dell’urgenza della perquisizione a casa di Donald Trump, la prima avvenuta nella dimora di un ex presidente, sarebbe dovuto ai rischi per la sicurezza nazionale se questi documenti fossero finiti nelle mani sbagliate.

Trump è sospettato di aver distrutto e trafugato del materiale classificato al momento del suo addio alla Casa Bianca, con diversi documenti che sarebbero stati restituiti mentre altrettanti ne mancherebbero all’appello. Se queste accuse dovessero essere provate, The Donald rischierebbe di non potersi candidare alle prossime elezioni presidenziali.

Mentre il partito Repubblicano si è compattato in difesa di Donald Trump, che non ha mai nascosto il desiderio di presentarsi alle prossime elezioni, una mossa per cercare di “stanare” il tycoon è arrivata dal Dipartimento di Giustizia, che ha chiesto all’ex presidente di rendere pubblico il mandato di perquisizione nelle sue mani da lunedì.

Trump e i documenti sulle armi nucleari

Nella patria di Hollywood questa vicenda sta assumendo sempre più i contorni del thriller cinematografico. Donald Trump adesso ha un giorno di tempo per decidere se rendere pubblico o meno il mandato di perquisizione.

Nelle pagine del papello infatti c’è il motivo del blitz effettuato dall’Fbi: se veramente nel mandato di perquisizione si dovesse parlare di documenti rigorosamente top secret legati alle armi nucleari, per Trump potrebbe essere un motivo di imbarazzo rendere pubblica la cosa.

Se però il tycoon si dovesse rifiutare di farlo, dopo essersi appellato nei giorni scorsi al quinto emendamento per non rispondere al procuratore di New York, sarebbe l’ennesima dimostrazione di come l’ex presidente possa avere qualcosa da nascondere.

Secondo le indiscrezioni che arrivano da Oltreoceano, nei documenti nel mirino dell’Fbi ci sarebbero non solo informazioni legate alle armi nucleari americane, ma anche riguardanti quelle in possesso di altri Paesi.

Questa è la ragione per cui si parla di motivi di sicurezza nazionale, con il ministro della Giustizia americano Merrick Garland che ha dichiarato di aver dato lui l’autorizzazione alla perquisizione della casa di Donald Trump.

Mentre si avvicinano le midterm election di novembre dove i Democratici potrebbero perdere il controllo del Congresso, negli Stati Uniti a tenere banco sono sempre le vicende riguardanti Donald Trump: nonostante le diverse inchieste giudiziarie nei suoi confronti, l’ex presidente nel 2024 vuole cercare di tornare alla Casa Bianca e, se dovesse essere fatto fuori a causa di una vicenda giudiziaria, le reazioni dei suoi sostenitori potrebbero essere imprevedibili come già si è visto in occasione dell’assalto a Capitol Hill.

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