La Turchia accetta l’accordo per il cessate il fuoco. La notizia arriva dopo l’incontro tra Erdogan e il vicepresidente USA Pence. Per 5 giorni ci sarà la sospensione dei combattimenti. Cosa succederà in Siria dopo questa intesa?
La Turchia dice sì all’accordo per il cessate il fuoco. L’annuncio arriva dopo l’incontro con gli USA avvenuto oggi 17 ottobre. Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il vicepresidente Mike Pence hanno trovato un’intesa per sospendere i combattimenti per 5 giorni.
Il cessate il fuoco arriva in un momento cruciale e drammatico per la Siria. Le truppe turche sono nel pieno della loro incursione armata in funzione anti-curda, mentre le milizie curde difendono le loro città chiave sostenuti dall’esercito di Assad appoggiato dalla Russia.
È una vera e propria guerra, quindi, quella che si sta consumando al confine della Siria del Nord. Vittime e sfollati hanno già raggiunto cifre preoccupanti. Proprio oggi i curdi hanno accusato la Turchia di aver fatto uso di armi chimiche durante gli attacchi.
Cosa cambierà con l’accordo del cessate il fuoco? Si aprono spiragli per una interruzione definitiva dei combattimenti?
Turchia accetta il cessate il fuoco. Cosa stabilisce l’accordo con gli USA?
Il cessate il fuoco accettato dalla Turchia consiste in una pausa nelle operazioni militari di 120 ore, 5 giorni. Questa nuova situazione consentirà il ritiro delle milizie curde YPG che si trovano nelle aree dei combattimenti e il loro trasferimento in una zona sicura stabilita con il presidente turco.
Secondo le affermazioni di Pence e del segretario di Stato Mike Pompeo, anch’egli presente all’incontro di Ankara, : “una volta completato il ritiro, la Turchia ha accettato un cessate il fuoco permanente”.
L’attuazione ed il rispetto del cessate il fuoco da parte turca si tradurrà nel ritiro delle sanzioni USA imposte lunedì come ritorsione per l’attacco sferrato da Erdogan.
L’accordo prevede anche che la Turchia non inizierà alcuna azione militare nella città strategica di Kobane, conquistata dalle forze del presidente Assad.
Non è mancato il messaggio tweet di Donald Trump, che ha annunciato via social la grande notizia della sospensione dei combattimenti, fondamentale per salvare milioni di vite.
Il presidente USA, inoltre, ha fatto sapere tramite i suoi funzionari ad Ankara, di essere molto grato per la volontà manifestata da Erdogan di fare un passo avanti e di lavorare per una soluzione pacifica al conflitto.
L’accordo per il cessate il fuoco in Turchia: quale strategia USA?
L’accordo per il cessate il fuoco che gli USA hanno strappato alla Turchia è un grande successo politico. Oltre alle conseguenze positive sulla guerra in Siria, infatti, rappresenta probabilmente una strategia statunitense per riprendere l’influenza su questa delicata regione del mondo.
La decisione di Trump di abbandonare la Siria e lasciare i curdi al loro destino aveva suscitato critiche da ogni parte, anche all’interno degli stessi repubblicani. Gli USA avevano lasciato il campo ad altre potenze, come la Russia, pronte ad accrescere l’egemonia in questa complessa e cruciale regione quale il Medio Oriente.
L’intenzione degli USA è di riprendere il dominio? Sicuramente l’accordo appena raggiunto per il cessate il fuoco assume diversi significati.
Nella dichiarazione appena trasmessa, infatti, Pence ha annunciato che:
“gli Stati Uniti e la Turchia si sono entrambi impegnati reciprocamente in una risoluzione pacifica e in un futuro per la zona sicura, lavorando su base internazionale per garantire che la pace e la sicurezza definiscano questa regione di confine con la Siria".
Gli USA vogliono tornare ad essere attori protagonisti e non possono permettere che altri Paesi, come la Russia, diventino i punti di riferimento delle potenze dell’area. Non a caso il vicepresidente ha anche sottolineato che l’accordo non potrà che contribuire a rafforzare le relazioni tra USA e Turchia.
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