Tutte le idee di Trump per rilanciare l’economia Usa

Violetta Silvestri

24/09/2024

Trump continua a lanciare proclami e idee per stimolare l’economia Usa, spesso attraverso piani poco dettagliati. Cosa ha promesso finora il tycoon in ambito economico?

Tutte le idee di Trump per rilanciare l’economia Usa

Con la campagna elettorale ormai nel vivo per le elezioni Usa di novembre, proseguono i proclami e gli annunci - più che i programmi e i progetti - di Trump per rilanciare l’industria e l’economia Usa.

Dinanzi all’ingresso a sorpresa di Harris nella corsa alla casa Bianca - che ora alcuni sondaggi indicano in vantaggio - il tycoon sta moltiplicando gli sforzi per attirare consensi e mettere in cattiva luce la sua avversaria. Il campo nel quale la battaglia all’ultimo voto si è fatto più agguerrito e spinoso è, ovviamente, quello economico.

Le idee di Trump su come stimolare l’economia statunitense sono in parte già note - poiché ricalcano quanto deciso negli anni della sua presidenza - e in parte più estreme e, a volte, bizzarre. Tutte le promesse finora lanciate dal candidato repubblicano in tema economico. Quale impatto avrebbero sulla potenza americana?

Cosa sta promettendo Trump per rilanciare l’economia Usa?

L’ultima promessa in ordine cronologico lanciata da Trump per rinvigorire il sistema produttivo statunitense è questa: attrarre le aziende straniere negli Stati Uniti offrendo loro l’accesso ai terreni federali.

Finora, Trump ha per lo più inquadrato il suo approccio economico con misure per punire le aziende che trasferiscono le loro attività all’estero. Ma martedì 24 settembre si è detto pronto a rivelare incentivi per le imprese straniere affinché lascino altri Paesi e si stabiliscano negli Stati Uniti. L’ex presidente vuole reclutare personalmente aziende straniere per invitarle a stabilirsi sul suolo americano.

Non è chiaro quanto sia possibile che un presidente offra dei vantaggi a società straniere, come fanno notare gli analisti in un articolo su AP. Il Bureau of Land Management ha delle restrizioni sulle entità straniere che cercano di affittare terreni. La campagna di Trump non ha risposto immediatamente a un’inchiesta di lunedì sera su se le società cinesi sarebbero state escluse, date le sue accuse di lunga data secondo cui la Cina sta danneggiando le aziende americane.

Questo è comunque solo uno degli ultimi proclami a effetto e poco chiari pronunciati dal tycoon. Lunedì 23 settembre Trump ha minacciato l’azienda Usa di trattori John Deere di colpirla con una tariffa del 200% se il produttore agricolo spostasse la produzione in fabbriche in Messico.

“Hanno annunciato qualche giorno fa che trasferiranno gran parte della loro attività manifatturiera in Messico” ha detto il candidato repubblicano durante una tavola rotonda politica a Smithton, Pennsylvania.

“Sto solo avvisando la John Deere in questo momento: se lo fai, applicheremo una tariffa del 200% su tutto ciò che vuoi vendere negli Stati Uniti”, ha affermato Trump, che ha fatto delle tariffe un obiettivo chiave della politica economica della sua campagna.

Il candidato repubblicano ha proposto dazi del 10%-20% su tutti i 3.000 miliardi di dollari all’anno di prodotti importati, con un’aliquota del 60% per i beni provenienti dalla Cina.

Trump vuole anche estendere i tagli fiscali elaborati durante le sua presidenza quando scadranno alla fine del 2025, per ridurre ulteriormente l’imposta sul reddito delle società − al 15% dall’attuale 21% − ed esentare i benefici della previdenza sociale dalle imposte sul reddito. Queste proposte aumenterebbero il debito di 5,8 trilioni di dollari in 10 anni, secondo il Penn Wharton Budget Model.

Infine, Trump ha promesso di rimuovere dal Paese - e dalla forza lavoro - tutti gli immigrati clandestini attraverso “la più grande operazione di deportazione nella storia del nostro Paese”.

Ciò probabilmente creerà carenze di manodopera in settori caratterizzati da una forte presenza di immigrati, come l’agricoltura. “È probabile che questo tipo di interruzione sarebbe inflazionistica, per la ragione abbastanza ovvia che se ci sono meno lavoratori e abbiamo bisogno di raccogliere le mele, o qualsiasi altra cosa, il lato dell’offerta dell’economia ne risentirà”, hanno scritto alcuni analisti.

In generale, il mix tariffe, tagli fiscali e lotta agli immigrati si traduce in un pericolo per l’inflazione secondo gli economisti. Bisognerà capire come realmente riuscirà Trump a concretizzare le sue idee economiche - a volte estreme - in misure applicabili alla realtà.

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