Twitter, il social media di proprietà di Elon Musk, dice addio al Codice di Condotta europeo contro la disinformazione, ma che cosa significa ciò? E quali potrebbero essere le implicazioni?
Twitter, la piattaforma di proprietà di Elon Musk, non fa più parte delle realtà che hanno aderito al Codice di Condotta europeo contro la disinformazione. La notizia è emersa da un tweet condiviso da Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno e i servizi.
All’interno del post si legge «Twitter lascia il Codice di Condotta europeo contro la disinformazione. Ma gli obblighi rimangono. Puoi scappare ma non puoi nasconderti. Al di là dell’impegno volontario, la lotta alla disinformazione sarà un obbligo legale ai sensi del DSA a partire dal 25 agosto». Ma cosa vuol dire tutto questo? E quali implicazioni potrebbe avere per la piattaforma?
Twitter abbandona la lotta contro la disinformazione?
Twitter ha deciso di interrompere la sua battaglia contro le fake news? Forse, o forse no. Per comprendere le parole all’interno del tweet di Breton è necessario fare un paio di passi indietro, precisamente al 2018, quando la società non era ancora controllata da Elon Musk.
Al tempo, Twitter aveva aderito al codice volontario di cui sopra per contrastare la diffusione delle fake news, un problema che riguarda internet da ormai molto tempo.
Insieme a Twitter c’erano molte altre piattaforme, come per esempio Facebook, Mozilla, ecc. Il codice, che nel 2022 è stato «rinforzato», per fare fronte al maggior numero di fake news diffuse online, raccoglie al suo interno 44 impegni e 128 misure specifiche per combattere questo fenomeno.
Ma perché proprio in questo momento Elon Musk ha preso una scelta del genere? Attualmente non ci sono spiegazioni chiare, è tuttavia possibile supporre che questo sia un segnale espresso per dichiarare con anticipo le proprie intenzioni di osteggiare il DSA.
Come spiegato nel tweet dal Commissario Breton, il 25 agosto entrerà in vigore il Digital Service Act, il regolamento europeo per rendere lo spazio digitale più sicuro. La piattaforma di Elon Musk si trova nella liste degli osservati speciali, poiché ha la caratteristica di essere una Very large online platform (Vlop), ossia una piattaforma con più di 45 milioni di utenti attivi al mese.
Data questa caratteristica, sarà chiamata, insieme ad altre piattaforme, ad essere particolarmente attenta a ciò che succede al suo interno, pena una multa molto salata.
Twitter rischia di essere bandito dall’UE?
Cosa succederebbe se Twitter decidesse di non rispettare le direttive imposte dal DSA? Assolutamente niente di bello: multa dal valore del 10% del fatturato annuo globale in caso di singola inadempienza oppure fino al 20% se queste dovessero essere reiterate nel tempo ed eventuale ban dal territorio europeo.
La situazione quindi non si preannuncia affatto semplice per Twitter. Certamente, il fatto che la piattaforma sia uscita dal Codice di Condotta europeo contro la disinformazione non significa necessariamente che debba osteggiare anche il DSA, tuttavia non è possibile nemmeno ignorare completamente un segnale come questo.
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