Gli europei hanno creduto scioccamente che una servile lealtà alle priorità geopolitiche americane avrebbe portato a ricchi dividendi geopolitici per loro.
La leggenda vuole che Michelangelo, pur soddisfatto della sua riproduzione dell’umano Mosè, abbia alla fine scagliato il martello contro la statua che, pur perfetta, “non parlava”, non era pienamente umana.
I discorsi su ciò che l’Europa dovrebbe o non dovrebbe fare geopoliticamente hanno la stessa surrealtà. La statua non parlava perché non era umana: era di marmo. L’Europa non agisce geopoliticamente con raziocinio perché non è un soggetto geopolitico: è una confederazione nata e sviluppata su logiche economiche e commerciali.
L’Europa non è uno Stato, e nella storia non si rinvengono soggetti geopolitici che non siano stati (regni, imperi, principati o altro). Non è uno Stato, né potrà mai esserlo, poiché gli Stati si fondano, pur in modo imperfetto, su una popolazione che mostra alcune omogeneità culturali su basi geo-storiche, che i 27 Paesi europei non possiedono.
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