I dati Eurostat prevedono prospettive economiche positive per l’Unione europea a luglio. Quanto saranno precisi?
L’inflazione dovrebbe leggermente diminuire nell’Unione Europea nel mese di luglio, secondo i dati Eurostat rilasciati lunedì. Secondo le loro stime, i prezzi al consumo principali scenderanno al 5,3% all’anno, il livello più basso da gennaio 2022.
Si prevede che Alimentari e tabacco registreranno il tasso di inflazione annuale più elevato al 10,8% (in calo rispetto all’11,6% di giugno). Seguono i servizi al 5,6% (in aumento rispetto al 5,4% di giugno) ei beni industriali al 5% (in calo rispetto al 5,5% di giugno). L’energia continua la sua tendenza al ribasso, con prezzi inferiori del -6,1% rispetto allo scorso anno, riducendo l’inflazione complessiva.
A giugno l’inflazione generale nell’Eurozona è stata del 5,5%, tanto quanto l’inflazione core. Nel mese di luglio, invece, l’inflazione core è rimasta stabile al 5,5% mentre, come detto, l’inflazione generale si è abbassata.
L’inflazione core è una prospettiva più realistica sui prezzi al consumo: un indice che esclude beni volatili come l’energia o il cibo. La Banca centrale europea (così come altre banche centrali nelle nazioni sviluppate) utilizza l’inflazione core per governare la politica monetaria.
La BCE ha alzato nuovamente i tassi di interesse del 0,25% la scorsa settimana. La governatrice della BCE Christine Lagarde non prevede una stabilizzazione o una riduzione dei tassi, probabilmente continuando la stretta monetaria anche nel 2024.
I tassi di interesse dell’Eurozona sono al 4,25%. Questa è stata la strategia di stretta monetaria più rapida e incisiva nella storia della BCE.
I tassi attuali avranno un impatto sull’inflazione nei prossimi mesi. Lagarde spera di domare l’inflazione entro giugno 2024, quando i mercati sperano che arrivi un primo taglio.
Crescita lenta
Ulteriori stime di Eurostat indicano che il PIL dell’Eurozona cresce del 0,3% nell’Eurozona e rimane stabile nell’Unione Europea. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, il PIL è aumentato dello 0,6% nell’Eurozona e dello 0,5% nell’UE. Se vere, queste stime significherebbero un leggero rimbalzo dalla precedente recessione.
L’Eurozona è caduta in una recessione tecnica a giugno dopo che i dati economici rivisti hanno messo la crescita del PIL per il primo trimestre a -0,1%, dopo un calo simile nel trimestre precedente. Una recessione è definita come due trimestri consecutivi di calo del PIL.
Tuttavia, se i dati di Eurostat sono accurati, potrebbe essersi trattato di uno svantaggio temporaneo, con l’economia dell’UE in rimbalzo alla fine dell’anno. Va notato che le stime del PIL non sono quasi mai accurate: l’attuale recessione tecnica è stata annunciata dopo che i dati rivisti del 2022 hanno rivelato un calo.
Molto probabilmente dipenderà dall’entità della guerra in Ucraina e dalla capacità delle riserve di gas prima dell’inverno. L’Europa difficilmente può permettersi un’altra crisi energetica con Russia. Fortunatamente, i singoli membri europei hanno aumentato le importazioni di gas da altre fonti.
Infine, i costanti aumenti dei tassi della BCE ostacoleranno la crescita economica dell’Europa a breve termine. Secondo Lagarde, invece, sono necessarie per combattere l’inflazione. Ma per quanto tempo ne varranno la pena?
Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2023-07-31 13:24:17. Titolo originale: EU predicts GDP growth, inflation reduction in July
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