È scoppiata una nuova mania tra i collezionisti: la caccia al pupazzo Labubu più raro. Chi riesce a trovarne uno può rivenderlo anche a 1.000 euro
Il mondo della moda e quello del collezionismo sono da sempre legati al concetto di trend. Ogni giorno leggiamo notizie di oggetti, all’apparenza di poco valore, che si trasformano in veri e propri must have da collezionare. E con l’arrivo dei social e degli influencer, il fenomeno è diventato ancora più veloce e virale.
L’ultimo caso, in questo senso, è quello dei pupazzetti Labubu, fenomeno di costume in Asia che si sta diffondendo rapidamente anche in Italia.
Pupazzetti che, nei loro esemplari più rari, possono raggiungere tranquillamente i 1.000 euro di valore.
Cosa sono i pupazzi Labubu
I pupazzetti Labubu sono dei portachiavi giganti che raffigurano strani animali ideati da Kasing Lusing, artista di Hong Kong che ha saputo mischiare sapientemente elementi dell’estetica kawaii del Giappone e spunti tratti delle fiabe tradizionali europee.
Piccoli mostri con i denti sporgenti, il corpo peloso e teste enormi che stanno letteralmente spopolando in ogni angolo del globo e in maniera trasversale.
Basti pensare che vanno a ruba tra i giovani utenti di TikTok, sono comparsi attaccati alle borse dei vip durante le ultime fashion week, sono particolarmente graditi agli appassionati d’arte e, aspetto da non sottovalutare, hanno fatto impazzire stelle della musica come Dua Lipa e Rihanna.
Perché i Labubu sono diventati pezzi da collezione
Ma perché i pupazzi Labubu sono diventati un fenomeno di costume in così poco tempo e hanno permesso a Pop Mart, azienda che detiene i diritti per la distribuzione, di aumentare i ricavi di più del 100% in appena un anno?
Uno dei segreti è l’effetto sorpresa. I Labubu vengono venduti in “mistery box” e non è possibile sapere quale modello, raro o comune, ci capiterà tra le mani.
I compratori particolarmente fortunati, ad esempio, possono scartare una confezione e trovare uno dei modelli secret come la varietà Cassia, presenti con una frequenza di 1 a 72 rispetto ai modelli comuni. E possono tranquillamente rivenderli a 1.000 euro sui portali online.
Se vogliamo tentare la fortuna, però, dobbiamo recarci a Milano. L’unico punto vendita ufficiale di Labubu in Italia si trova al numero 3 di Corso Buenos Aires.
Come riconoscere i falsi Labubu
Come da tradizione, ogni volta che che nasce un nuovo filone di oggetti da collezione, si sviluppa parallelamente un mercato di copie false, più o meno fedeli agli originali.
E anche i falsi Labubu stanno iniziando a farsi strada accanto agli originali.
Per fortuna riconoscere un “vero Labubu” è molto semplice. I pupazzetti di Pop Mart hanno le mani e i piedi completamente snodabili e ruotabili a 360 gradi, presentano una S sul moschettone attaccato alla testa e hanno un marchio distintivo stampato sotto a uno dei due piedi visualizzabile soltanto davanti a una sorgente di luce ultravioletta.
Ogni Labubu originale, infine, ha un qr code posizionato nella parte interna dell’etichetta che rimanda direttamente al sito del marchio.
Attenzione anche ai prezzi sospetti. Un Labubu ha un prezzo di mercato di 20 euro mentre le edizioni speciali superano tranquillamente i 100 euro sul portale ufficiale Popmart. Cifre intermedie, oppure fuori da queste fasce, potrebbero indicare che ci troviamo davanti un falso.
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