Il World Economic Forum (WEF) ammette in un nuovo rapporto che gli ID digitali possono facilitare «l’identificazione, la sorveglianza e la persecuzione di individui o gruppi».
«Forse i maggiori rischi derivanti dall’identificazione digitale sono l’esclusione, l’emarginazione e l’oppressione. Diversi rapporti hanno identificato un legame tra la mancanza di documenti d’identità ufficiali e l’esclusione dalla piena partecipazione alla società […] Tuttavia, reificando l’accesso condizionato, l’ID è, per sua stessa natura, escludente».
Sembrerebbero le parole di un «complottista», invece, questa analisi, fortemente critica nei confronti degli ID digitali, proviene da un recente rapporto pubblicato dal World Economic Forum (WEF), intitolato Reimagining Digital ID.
Il documento, come osserva il sito Renovatio21, ha sollevato preoccupazioni significative riguardo all’implementazione diffusa degli ID digitali. [...]
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