I casi di morbillo sono in aumento e per Matteo Bassetti un’epidemia sarà inevitabile: la colpa è del basso tasso di vaccinazione inferiore alla soglia dell’immunità di gregge.
Una epidemia di morbillo è inevitabile. Questa è la profezia di Matteo Bassetti - il popolare infettivologo salito alla ribalta durante il buio periodo della pandemia da Covid - pronunciata durante l’ultimo punto stampa settimanale sulla sanità in Regione Liguria.
“I dati ci dicono che è inevitabile che, prima o poi, arrivi un’epidemia di morbillo - ha dichiarato Bassetti -. I casi sono in rapida risalita in tutto il mondo. Solo in Europa, lo scorso anno se ne sono registrati 30.000, con 21.000 ospedalizzazioni. L’aumento dei casi è decollato tra fine 2023 e inizio 2024. Gli aumenti più significativi si sono registrati in Austria e Romania”.
L’aumento dei casi di morbillo in Europa e nel resto del mondo sarebbe dovuto alla minore vaccinazione, con il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova che ha voluto sottolineare come “in Italia a essere più colpita è stata la fascia tra 15 e 30 anni”.
Di conseguenza “bisogna essere preparati e verificare la possibilità di offrire a queste persone il ciclo vaccinale completo” in quanto il morbillo “è una malattia grave, molto contagiosa”.
Perché rischiamo un’epidemia di morbillo
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus e, generalmente, viene definita anche come una malattia infantile visto che solitamente colpisce i bambini tra 1 e 3 anni. In Italia il vaccino MPR (morbillo, parotite, rosolia) viene raccomandato a tutti i bambini tra i 12 e 15 mesi di età.
Ad aprile 2023 il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie nel suo rapporto annuale sul morbillo ha dichiarato che in Italia nel 2022 la copertura vaccinale per questa malattia era del 92% della popolazione per la prima dose e dell’86% per la seconda, in calo rispettivamente dell’1 e del 3% rispetto al 2018.
In sostanza per quanto riguarda il morbillo il nostro Paese al momento è sotto la soglia della copertura ottimale del vaccino che è almeno il 95% con due dosi e omogenea su tutto il territorio.
Gli ultimi dati raccontano che il morbillo da noi ha colpito soprattutto adolescenti e ragazzi e non bambini, con il 93% del totale dei casi registrati che non era vaccinato. Da qui l’allarme di Matteo Bassetti.
“Nel 2024 sono stati riportati 27 casi in sette regioni, con un’età media di 35 anni - ha spiegato Bassetti -. In tutto lo scorso anno erano stati 43, con il 26% che ha avuto complicanze e il 93% dei casi tra non vaccinati. Consideriamo che una persona può infettare tra 12 e 18 persone non protette. Ecco che diventa fondamentale assicurare il ciclo vaccinale completo e preparasi nella fascia 15-30 anni, dal momento che con la seconda dose vaccinale la copertura dalle complicanze arriva al 99%”.
La pandemia da Covid avrebbe portato - paradossalmente - una diminuzione delle vaccinazioni in tutto il mondo anche per quanto riguarda il morbillo, con l’infettivologo che ha auspicato una campagna di sensibilizzazione per chi non ha fatto il vaccino nella fascia 15-30 anni.
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