Matteo Salvini tuona contro la mossa di UniCredit, che ha lanciato una OPS su Banco BPM. Così rischia di saltare l’affare su MPS.
Attacco frontale di Matteo Salvini contro UniCredit, la banca italiana guidata dal CEO Andrea Orcel. Pomo della discordia: il futuro di MPS-Banca Monte dei Paschi di Siena.
Il nuovo dossier delle possibili nozze tra UniCredit e Banco BPM non poteva non essere commentato dal governo Meloni, al lavoro per rifilare MPS a una banca italiana, sia per mettere un punto a quella che è stata la patata bollente di tutti i governi italiani che si sono succeduti negli ultimi anni, che per esaudire il desiderio espresso dalla stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni: quello di creare un terzo polo bancario imperniato sull’istituto senese.
Si è fatto così sentire subito il leader della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha tuonato contro le intenzioni della banca guidata dal CEO Andrea Orcel:
“Non vorrei che qualcuno volesse fermare l’accordo tra Banco BPM e Monte dei Paschi di Siena per fare un favore ad altri”, ha detto Salvini, rincarando la dose e lanciando un appello anche a Bankitalia: “L’interrogativo mio e di tanti risparmiatori è: Banca d’Italia c’è? Che fa? Esiste? Che dice? Vigila? Siccome sono tra i più pagati d’Italia, da cittadino italiano vorrei sapere se è tutto sotto controllo”.
Matteo Salvini preme su nozze Banco BPM-MPS. “UniCredit è una banca straniera”.
Ma perché il ministro Salvini dovrebbe opporsi a un matrimonio tra due banche italiane, quali sono UniCredit e Banco BPM?
Il motivo è stato spiegato dallo stesso leader della Lega, che ha negato l’italianità di UniCredit, colpevole a suo avviso di voler crescere in Germania, visto l’interesse che Piazza Gae Aulenti ha manifestato a creare una banca paneuropea nel mese di settembre, quando è entrata nel capitale della seconda banca teutonica Commerzbank.
“ Ero rimasto al fatto che Unicredit volesse crescere in Germania. Non so perché abbia cambiato idea”.
Per Salvini, UniCredit non sarebbe neanche più una banca italiana. Sarebbero invece italiane a suo avviso Banco BPM e MPS.
Così il vicepremier, parlando con i giornalisti a margine della XXIV Edizione della rassegna Italia Direzione Nord, evento che è stato promosso dalla Fondazione Stelline, in occasione della Triennale di Milano:
“ Unicredit ormai di italiano ha poco e niente: è una banca straniera, a me sta a cuore che realtà come BPM e MPS, che stanno collaborando con soggetti italiani che potrebbero creare il terzo polo italiano, non vengano messe in difficoltà”.
Detto questo, ha aggiunto, “c’è Bankitalia, quindi noi dormiamo sonni tranquilli ”.
E ancora: “A me le concentrazioni e i monopoli non piacciono mai”, ha detto il leader del Carroccio
UniCredit-Banco BPM: Orcel si muove, il blitz su Piazza Meda con l’annuncio che scuote Piazza Affari
Piazza Affari si è risvegliata oggi in preda alla massima eccitazione: dopo mesi e anche anni in cui si è parlato in modo incessante dell’avvento di una operazione di M&A (mergers and acquisitions, fusioni e acquisizioni) tra le banche italiane, il grande annuncio è finalmente arrivato, con un comunicato piombato oggi, lunedì 25 novembre 2024, firmato da UniCredit.
Il governo Meloni sarà rimasto tuttavia alquanto freddato, visto che, nei piani della stessa premier Giorgia Meloni, la preda ambita (come la aveva chiamata fin dall’inizio del 2023 il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti) era stata identificata in MPS-Banca Monte dei Paschi di Siena, soprattutto dopo l’ultimo atto lanciato di recente dal governo italiano, che ha proceduto a mollare l’istituto al mercato, come da accordi con l’UE.
E invece, MPS non è stata messa ancora nel mirino di nessun istituto di credito italiano.
Non solo: se fino a pochi giorni fa si scommetteva sulle nozze tra MPS e Banco BPM, visto che con quel grande annuncio del governo Meloni si era appreso che a fare shopping di ben il 5% del Monte dei Paschi era stata Banco BPM - la banca guidata dal CEO Giuseppe Castagna (che, vista l’OPA lanciata su Anima, in caso di successo dell’operazione potrebbe portarsi al 9% del Monte) - la prospettiva di un matrimonio tra UniCredit e Banco BPM ha relegato di nuovo in un angolo l’istituto senese.
Di fatto, se Banco BPM unirà le sue forze a quelle di Piazza Gae Aulenti, chi comprerà MPS?
Detto questo, un’altra domanda dovrebbero farsi forse sia il ministro Matteo Salvini che chi continua a lanciare l’appello per fare in modo di conservare un presunto DNA tutto italiano delle cosiddette banche italiane.
Fino a che punto si può parlare di istituti di credito davvero made in Italy?
E visto che si è così attenti all’italianità delle banche nate in Italia, fino a che punto in questo caso, oltre a UniCredit, a essere considerata straniera non potrebbe essere anche Banco BPM, visto che è controllata per il 9,18% da Crédit Agricole e per più del 5% da BlackRock?
UniCredit-Banco BPM: la reazione dei titoli a Piazza Affari. Su MPS Orcel conferma il suo no
Nel frattempo a Piazza Affari Banco BPM si porta in cima al Ftse Mib, con un rialzo di oltre il 3%.
Tra i titoli delle banche italiane bastonati dai sell si mettono invece in evidenza, invece, proprio UniCredit e MPS, che si confermano le peggiori del listino, in un momento in cui le azioni del comparto bancario non stanno più brillando.
Le azioni UCG cedono più del 4%, mentre il titolo del Monte arretra di oltre il 2%.
Ma vanno giù anche i titoli di altre banche italiane, come Intesa SanPaolo e BPER.
La decisione di UniCredit di lanciare una Offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni di Banco BPM è stata commentata oggi dal CEO di Piazza Gae Aulenti Andrea Orcel non solo con il comunicato ufficiale con cui è stata resa la notizia, ma anche nel corso di una conference call con gli analisti, durante la quale l’AD ha messo anche il dito nella piaga, affermando di non avere alcuna ambizione sul Monte dei Paschi di Siena e ricordando tra l’altro che è stata la stessa Banco BPM a commentare l’ingresso nel capitale dell’istituto senese: praticamente, “la quota acquisita in Mps è per proteggere gli accordi di distribuzione con Anima ”.
Il commento di Orcel su OPA Banco BPM su Anima
Sempre riferendosi all’OPA lanciata da Banco BPM su Anima, il numero uno di UCG ha affermato che “se Banco Bpm avrà successo e noi avremo successo, Anima rafforzerà la nostra strategia nell’asset management”.
Tra l’altro, Orcel ha anche informato che l’Offerta pubblica di scambio lanciata su Banco BPM è subordinata, oltre all’autorizzazione delle autorità competenti, alla condizione che Piazza Meda non apporti cambiamenti ai termini e alle condizioni dell’OPA lanciata su Anima, rispetto a quanto indicato nella comunicazione al mercato del 6 novembre.
Nel frattempo l’OPS che UniCredit ha lanciato su Banco BPM è stata commentata dagli analisti di Equita, che hanno scritto che un matrimonio eventuale tra Unicredit-Banco BPM “presenterebbe indubbiamente una rilevante valenza industriale (possibilità di rafforzare il posizionamento nel Nord Italia, fare scala sulle fabbriche prodotto, spazio per realizzazione di sinergie)”.
Detto questo, gli analisti della SIM hanno detto anche che a loro avviso “il premio risulta limitato”.
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