Usa: inflazione di marzo in evidenza con i dati aggiornati su base sia mensile che annuale.
Usa: inflazione di marzo in primo piano con l’aggiornamento appena pubblicato.
L’IPC mensile ha messo a segno una variazione dello 0,1% rispetto alla precedente di 0,4% e a previsioni di 0,2%.
L’inflazione su base annuale ha registrato un aumento del 5,0% confrontandosi con il precedente del 6,0% e con attese a 5,2%.
Escludendo cibo ed energia, l’IPC core è aumentato dello 0,4% e del 5,6% su base annua, entrambi come previsto.
I dati hanno mostrato che mentre l’inflazione è ancora ben al di sopra del target Fed del 2%, sta almeno registrando continui segni di decelerazione. Tuttavia, questi segnali potrebbero non essere ancora sufficienti alla banca centrale Usa per interrompere la politica dei rialzi dei tassi già a maggio.
I future sui tassi di interesse a breve termine negli Stati Uniti sono aumentati dopo il rapporto e ora riflettono circa il 60% di possibilità di un aumento dei tassi di un quarto di punto percentuale a maggio, rispetto a circa il 73% di probabilità vista prima dei dati. L’attuale target range è 4,75%-5,00%.
I mercati, comunque, stanno reagendo puntando su una banca centrale Usa meno aggressiva dinanzi a un’inflazione meno calda del solito. L’indice del dollaro è sceso a 101,52, da circa 102,11 prima dei dati. L’euro ha raggiunto quota 1,09900 dollari, il massimo dal 2 febbraio.
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