Il PIL Usa del primo trimestre si è contratto secondo il dato preliminare: l’economia statunitense soffre sotto il peso della guerra dei dazi di Trump?
I future azionari USA sono in calo in un finale di aprile che si conferma volatile e dopo che i dati hanno mostrato l’economia statunitense in contrazione nel primo trimestre.
La serie di mosse politiche del presidente Donald Trump, in particolare in ambito commerciale, cominciano a pesare sull’andamento economico della prima potenza mondiale. Il PIL USA è contratto dello 0,3% all’inizio dell’anno per la prima volta dal 2022, a causa di un’enorme impennata delle importazioni pre-dazi e di una spesa al consumo più debole: questa è una prima istantanea degli effetti a catena della guerra tariffaria scatenata da Donald Trump.
I dati negativi sul PIL hanno frenato quella che sembrava essere una rimonta delle azioni ad aprile. L’annuncio di Trump sui dazi “reciproci” il 2 aprile ha mandato in tilt il mercato azionario, con l’indice S&P 500 in calo di oltre l′11% a un certo punto nel mese e di quasi il 20% rispetto al record di febbraio. Ne è seguita una rimonta quando Trump ha revocato i dazi più rigidi. Ma la volatilità è di nuovo tornata a dominare la scena.
Economia USA, primi segnali di sofferenza? Cosa ha svelato il PIL
L’economia statunitense ha subito una contrazione nel primo trimestre, appesantita da una valanga di beni importati dalle aziende desiderose di evitare costi più elevati, evidenziando la natura dirompente della politica tariffaria spesso caotica del presidente Donald Trump.
Secondo quanto affermato mercoledì dal Bureau of Economic Analysis del Dipartimento del Commercio nella sua stima anticipata del PIL del primo trimestre, il prodotto interno lordo è diminuito a un tasso annualizzato dello 0,3% nell’ultimo trimestre. Si tratta di un dato ben al di sotto della crescita media di circa il 3% nei due anni precedenti. Le importazioni sono aumentate del 41% nell’ultimo trimestre, incidendo negativamente sul PIL. Le esportazioni nette hanno sottratto quasi 5 punti percentuali dal PIL, il massimo mai registrato.
Un altro rapporto di ADP ha segnalato un rallentamento economico, con la crescita degli stipendi nel settore privato in calo ad aprile, attestandosi a sole 62.000 unità nel corso del mese. Un dato ben al di sotto della stima di consenso del Dow Jones, che si attestava a 120.000 unità.
La fiducia dei consumatori è vicina ai minimi degli ultimi cinque anni e il sentiment delle imprese è crollato.
Intanto, l’inflazione è aumentata nell’ultimo trimestre e si prevede che crescerà ulteriormente nel corso dell’anno. Gli economisti prevedono che la Federal Reserve riprenderà a tagliare i tassi di interesse nel corso dell’anno.
Martedì Trump ha attenuato il colpo dei dazi sulle auto attraverso un ordine esecutivo che prevede l’aggiunta di crediti e l’esenzione da altre imposte su componenti e materiali. Tuttavia, il ciclone tariffe è ormai in corso e anche il “balletto” degli annunci sempre diversi e imprevedibili del presidente comincia a creare una pessima atmosfera. Proprio negli USA.
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