Quali sono le prossime tappe che porteranno alla distribuzione globale dei vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca?
C’è molta attesa per l’arrivo dei vaccini contro il coronavirus, i cui test incoraggianti hanno portato speranza di ripresa sociale ed economica. Ora manca solo l’autorizzazione alla distribuzione da parte delle varie agenzie del farmaco.
Da un capo all’altro dell’Atlantico, è sensazione comune che gli organi competenti saranno molto rapidi a conferire l’approvazione ai principali candidati: quelli sviluppati da Pfizer, Moderna e AstraZeneca (anche se in quest’ultimo caso c’è stata qualche polemica in più).
Vediamo quali sono le prossime tappe che porteranno - nei Paesi occidentali - alla somministrazione del vaccino anti-coronavirus alle categorie più esposte alla pandemia.
Regno Unito in testa nella corsa al vaccino
Il primo Paese ad autorizzare un candidato vaccino sarà, con tutta probabilità, il Regno Unito. L’approvazione alla soluzione sviluppata da Pfizer e BioNTech dovrebbe arrivare nei prossimo giorni. L’obiettivo è quello di iniziare le iniezioni già a partire dal 7 dicembre.
Boris Johnson ha appena nominato il ministro con delega alla distribuzione dei vaccini dopo essersi assicurato 40 milioni di dosi della soluzione tedesco-statunitense, 100 milioni del vaccino AstraZeneca-Oxford e altre 7 milioni di dosi di Moderna.
Vaccini, negli USA operazione «warp speed»
L’autorizzazione all’uso d’emergenza dovrebbe arrivare poco dopo anche dagli Stati Uniti, in seguito a un meeting della Food and Drug Administration (FDA) del 10 dicembre. Sia Pfizer/BioNTech che Moderna hanno già fatto richiesta. Con un’efficacia superiore al 94%, l’approvazione non tarderà ad arrivare.
Anthony Fauci si è detto sicuro che le prime fasce di popolazione saranno vaccinate alla fine di dicembre.
In Ue nessun vaccino entro il 2020
Ieri, lunedì 30 novembre, sia Pfizer/BioNTech che Moderna hanno finalizzato l’iscrizione dei loro candidati all’EMA, l’agenzia di medicina europea. Nonostante ciò, la distribuzione nell’Ue non inizierà entro il 2020.
L’EMA, infatti, ha posticipato al 29 dicembre la decisione sul candidato prodotto da Pfizer e al 12 gennaio quella su Moderna. Dopo l’autorizzazione dell’EMA, quella dei singoli Paesi membri dovrebbe arrivare tre o quattro giorni dopo.
In Italia, Locatelli ha promesso che arriveranno a metà gennaio.
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