101 personaggi pubblici firmano una lettera rivolta ai leader mondiali in cui chiedono a gran voce che il vaccino, una volta scoperto, sia messo a disposizione di tutti in modo gratuito.
Il vaccino contro la COVID-19 dovrà essere di tutti e gratuito, è questa la sintesi di una lettera sottoscritta da 101 personaggi pubblici, che hanno chiesto unitamente che l’antidoto in grado di porre fine all’epidemia sia “un bene comune universale esenti da qualsiasi diritto di brevetto di proprietà. Un vaccino gratuito, già prima che vada in produzione e distribuzione”.
Intanto, mentre restano in atto le misure di contenimento, le case farmaceutiche stanno lavorando a pieno regime per brevettare un vaccino contro il coronavirus, che potrebbe essere disponibile già a partire dal prossimo autunno, ma inizia a palesarsi anche lo spauracchio che la ricerca possa venire condizionata da interessi economici.
L’appello di 101 personaggi pubblici per il vaccino
In totale sono 101 i firmatari del documento, provenienti tutti da diversi settori, dalla politica, allo spettacolo, fino al mondo scientifico e accademico. La lettera è stata redatta da Muhammad Yunus, Nobel per la pace nel 2006, che per primo ha lanciato l’iniziativa con la sua fondazione.
Il documento è stato sottoscritto da diversi personaggi tra cui Bono Vox, Andrea Bocelli, da sempre in prima linea nella lotta al coronavirus, George Clooney, Sharon Stone, Matt Damon, Forest Whitaker, il premio Nobel Desmond Tutu, il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, l’ex presidente della Polonia Lech Walesa, i professori Luigino Bruni e Raffaele Lomonaco, gli ecclesiastici Enzo Fortunato, Mauro Gambetti e Giulio Albanese.
La paura è quella che la ricerca venga offuscata da priorità economiche, facendo perdere il senso più profondo della cura rivolta a tutti, senza alcuna distinzione. Nel documento si legge infatti che:
“C’è un’esplosione di attività di ricerca e studi clinici per trovare cure e vaccini. L’unico modo per sradicare definitivamente la pandemia è di avere un vaccino che può essere somministrato a tutti gli abitanti del pianeta che vivono in paesi ricchi o poveri. Governi, fondazioni, organizzazioni finanziarie internazionali come la Banca Mondiale e le banche di sviluppo regionali dovrebbero elaborare dettagli su come rendere i vaccini disponibili gratuitamente”.
La proposta dei firmatari
Lo sviluppo del vaccino richiede delle tempistiche molto lunghe, per questo è possibile organizzarsi già prima che venga trovato un antidoto stabilendo “quale sarebbe la cifra equa per rendere il vaccino di dominio pubblico. Per questo motivo, le informazioni fornite dal settore privato, dagli scienziati e dalle autorità devono essere tempestive, accurate, chiare, complete e trasparenti”.
Per questo motivo nella lettera, rivolta ai leader mondiali, al Segretario Generale delle Nazioni Unite, al Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si chiede che venga istituito un “Comitato Internazionale responsabile del monitoraggio della ricerca sui vaccini e per garantire la parità di accesso al vaccino a tutti i Paesi e tutte le persone in un lasso di tempo determinato annunciato pubblicamente”.
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