Fare il vaccino contro il Covid-19 in vacanza non si potrà in tutte le Regioni: Liguria e Piemonte hanno raggiunto un accordo ma le altre sono in alto mare. Figliuolo e Fontana, invece, sono contrari alla seconda dose durante le ferie.
Fare il vaccino in vacanza, a che punto è arrivato il Governo e cosa hanno stabilito le singole Regioni? In vista delle ferie estive, molti italiani si chiedono se e come sarà possibile fare la seconda dose di vaccino anti-Covid nel luogo scelto per le vacanze, senza dover tornare a casa.
Il problema - dice Figliuolo - è gestire l’approvvigionamento e la distribuzione dei sieri tra le Regioni, ma Liguria e Piemonte si sono già organizzate e spunta l’ipotesi di vaccinare soltanto chi ha il “domicilio temporaneo”.
Ecco cosa sappiamo fino ad oggi sulla possibilità di fare il vaccino anti-Covid in vacanza.
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Vaccino in vacanza: in quali Regioni si può fare?
Continua il pugno di ferro tra Governo e Regioni sul vaccino in vacanza, possibilità che potrebbe dare un forte impulso al turismo locale e proseguire la campagna vaccinale nei mesi estivi.
Ma, nonostante i buoni propositi, soltanto in alcune Regioni i turisti potranno fare la seconda dose presso le strutture locali senza dover tornare nel luogo di residenza: Piemonte, Liguria e (forse) Puglia e Sardegna, ovvero le Regioni che attirano più turisti.
Non è d’accordo il governatore Fontana (Lombardia) secondo il quale chi viene chiamato per fare la seconda dose in vacanza deve tornare nella sua Regione.
L’impasse non è ancora risolto: il generale Figliuolo, anche se scettico sull’argomento, dovrà sentire i Presidenti di Regione prima di prendere una decisione.
Figliuolo e Fontana dicono “no” al vaccino in vacanza
Il generale Francesco Paolo Figliuolo, in un primo momento, era sembrato favorevole alla seconda dose ai turisti ma adesso ha abbracciato la tesi opposta: le vacanze vanno programmate in base alla data del vaccino (prima e seconda dose), escludendo la possibilità di procedere in una Regione diversa da quella di residenza/domicilio.
Di analogo parere il governatore della Lombardia secondo il quale i cittadini lombardi che avranno il richiamo del vaccino durante le ferie “dovranno tornare a casa, questa è la mia idea”, le parole di Attilio Fontana.
Il motivo è presto detto: al momento il nodo principale è procedere alla distribuzione delle dosi in base della domanda turistica, Regione per Regione.
Fare il vaccino in vacanza, si può in Liguria e Piemonte
I governatori di Liguria e Piemonte Toti e Cirio hanno siglato un accordo per la somministrazione del vaccino ai cittadini liguri in Piemonte e viceversa. Requisito indispensabile la permanenza sul territorio per un periodo di tempo “considerevole” che renda difficoltoso rientrare presso la residenza per la seconda dose.
L’intesa raggiunta, tuttavia, deve ancora superare il vaglio del generale Figliuolo, già informato dei fatti.
Seconda dose in vacanza e domiciliazione provvisoria
Sul tavolo del governo c’è anche un’altra possibilità: consentire l’accesso al vaccino durante le vacanze in caso di “domiciliazione provvisoria”, per i turisti che trascorreranno non meno di tre settimane in un’altra Regione (ad esempio chi ha una seconda casa).
Potranno avere accesso alla seconda dose del vaccino coloro che effettueranno l’iscrizione temporanea all’anagrafe sanitaria del luogo scelto per le ferie. Per farlo basterebbe inviare una comunicazione formale all’Asl del luogo di destinazione e ottenere così l’inserimento nella piattaforma informatica regionale.
Sulla domiciliazione provvisoria starebbero lavorando il ministro della Salute Roberto Speranza e del Turismo Massimo Garavaglia mentre il generale Figliuolo mantiene la linea della prudenza.
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