Vaiolo delle scimmie: chi deve fare il vaccino e perché

Alessandro Nuzzo

6 Agosto 2022 - 08:39

Via libera dal ministero della Salute alla somministrazione delle prime dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie. Ecco per chi.

Vaiolo delle scimmie: chi deve fare il vaccino e perché

Il ministero della Salute ha dato il via libera alla somministrazione delle prime dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie in Italia. Si tratta in tutto di 5.300 dosi che saranno distribuite nelle Regioni con il più alto numero di contagiati.

Questa è una prima tranche di vaccini destinati ad una specifica categoria di persone, in attesa di ulteriori dosi che porteranno il numero dei sieri a 16.000 nei prossimi mesi. Il ministero ha però ribadito che alla luce dei numeri che ci sono in Italia la situazione è sotto controllo e al momento non esistono indicazioni per una vaccinazione di massa.

In Italia stando all’ultimo bollettino del 5 agosto il numero dei contagiati è di 545 persone anche se i casi potrebbero essere sottostimati e potrebbero essere almeno il doppio. La maggior parte dei casi si registrano in Lombardia e Lazio.

Vediamo chi deve sottoporsi al vaccino contro il vaiolo delle scimmie.

Vaccino vaiolo delle scimmie: ecco per chi

La circolare emanata dal ministero della Salute ha chiarito dove e a chi è destinata la prima tranche di vaccino Jynneos contro il vaiolo delle scimmie. Si ratta di 5.300 dosi che saranno suddivise nelle Regioni con il più alto tasso di contagi. Nello specifico le dosi saranno così suddivise:

  • Lombardia: 2.000;
  • Lazio: 1.200;
  • Emilia-Romagna: 600;
  • Veneto: 400.

Il vaccino è indicato a partire dai 18 anni e prevede una doppia somministrazione a distanza di almeno 4 settimane l’una dall’altra. Le persone a cui sarà diretto saranno: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus, persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e che rientrano in alcune specifiche categorie di rischio.

Vaiolo delle scimmie, sintomi e quarantena: il vademecum del ministero

Il ministero della Salute ha emanato anche una circolare con maggiori informazioni sui sintomi del vaiolo delle scimmie e cosa fare se si viene contagiati da questo virus. Il monitoraggio dovrebbe avvenire in modo autonomo con il controllo della febbre almeno due volte al giorno. Da non sottovalutare sintomi come mal di testa, mal di schiena, linfoadenopatia, eruzioni cutanee di origine sconosciuta.

Informato il medico curante dei sintomi occorrerà auto isolarsi evitando il contatto soprattutto con persone fragili come gli immunodepressi, i bambini al di sotto dei 12 anni e le donne in gravidanza. Da evitare anche il contatto diretto con gli animali.

I contatti stretti dovrebbero essere rapidamente individuati e informati del rischio di sviluppare l’infezione. In caso di esposizione a basso rischio o contatti asintomatici va bene una sorveglianza passiva con un auto controllo delle proprie condizioni fisiche. Potranno continuare a svolgere le operazioni di vita quotidiana come andare a lavoro, a fare la spesa, ecc. La quarantena non è necessaria.

Chi risulta avere sintomi dovrà rispettare un periodo di isolamento in una stanza dedicata utilizzando propri oggetti, evitando contatti stretti con persone fragili e indossando la mascherina chirurgica in caso di contatto con altre persone.

Il vaiolo delle scimmie si trasmette per via aerea, tramite rapporti sessuali o attraverso qualsiasi contatto stretto.

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