Verbali Fed oggi: non si escludono ulteriori interventi

Mario D’Angelo - Violetta Silvestri

19/08/2020

I verbali Fed dell’ultima riunione della banca centrale statunitense rivelano che il FOMC non esclude, nel prossimo futuro, ulteriore accomodamento. Riflettori puntati su politica monetaria e target inflazione per la potenza americana, ancora alle prese con l’incognita pandemia.

Verbali Fed oggi: non si escludono ulteriori interventi

I verbali Fed sotto i riflettori oggi 19 agosto. I dettagli dell’ultima deliberazione del FOMC sono stati resi noti, come di consueto, intorno alle ore 20.00 italiane.

A questo giro c’è particolare interesse nel conoscere in modo più approfondito le decisioni della banca centrale statunitense, chiamata a dare un sostegno importante per la ripresa economica.

Nella conferenza stampa di fine luglio, Powell ha ribadito le difficoltà USA legate alla pandemia, che rende ancora incerte le dinamiche del rilancio del Paese.

Non ci sono state sorprese di rilievo sui tassi, rimasti inalterati. Ora, con i verbali Fed messi a nudo, l’attenzione è concentrata sulla politica inflazionistica. Indiscrezioni hanno anticipato un possibile cambio di rotta verso l’aumento.

Verbali Fed, cosa dicono le minute

Dai verbali Fed di oggi è emersa, sul piano generale, la volontà dei membri del FOMC di superare la contingenza emergenziale, portando la discussione su obiettivi di lungo termine.

Scendendo nello specifico, i partecipanti hanno sottolineato la ripresa dei consumi, con risultati però meno confortanti sul settore aziendale. Anche l’economia e il mercato del lavoro hanno visto miglioramenti, ma dipendono «dall’andamento del virus».

L’incertezza che circonda l’outlook economico, insomma, rimane molto elevata.

I membri della Commissione hanno discusso delle attuali condizioni della politica monetaria e di quali circostanze potrebbero spingere la Commissione stessa ad incrementare il grado di accomodamento monetario.

Secondo il FOMC, negli ultimi mesi questo è stato sufficiente, ma il peggioramento delle condizioni economiche renderebbe forse necessario un ulteriore accomodamento. L’obiettivo sarebbe, in questo caso, incoraggiare ancora la ripresa economia che riportare l’inflazione al target del 2%.

— -La seguente parte dell’articolo è stata redatta prima della diffusione dei verbali Fed

Verbali Fed in focus: cosa diranno le minute?

I verbali della Federal Reserve di oggi faranno più luce sul processo deliberativo della banca centrale, che sta cercando di sostenere la più grande economia del mondo sulla scia della pandemia.

Jerome Powell ha mantenuto alto l’impegno per favorire la ripresa economica, affermando il mese scorso che la banca centrale “farà quello che può, per tutto il tempo necessario”.

Il presidente della Fed ha anche avvertito che il ritmo di un rimbalzo sembra essere rallentato a causa di un aumento del numero di casi di coronavirus.

Gli Stati Uniti hanno di gran lunga registrato il maggior numero di positivi e di deceduti rispetto al resto del mondo. Questo primato non sta giovando, mantenendo una certa incertezza per l’economia, il lavoro, la produzione.

I verbali, quindi, diranno con maggiore dettaglio quale prospettiva ha la politica monetaria USA e in che modo la Fed vorrà agire nel breve e lungo periodo.

Inflazione nel mirino Fed: verso l’aumento?

I verbali Fed arrivano in un momento cruciale: crescono, infatti, le speculazioni secondo le quali la banca centrale potrebbe presto assumere un impegno ufficiale per aumentare l’inflazione.

La mossa potrebbe mirare a spingere l’inflazione al di sopra del solito obiettivo del 2% per un po’ di tempo, per compensare gli anni in cui è stata al di sotto di questi livelli.

Ripensare la strategia inflazionistica è la vera sfida interessante della Federal Reserve a detta di Randall Kroszner, governatore della Fed dal 2006 al 2009.

Secondo la sua opinione, riportata su CNBC, ora la banca centrale USA potrebbe annunciare: “Bene, guardiamo un orizzonte a più lungo termine. Abbiamo mancato il nostro obiettivo di inflazione per un decennio ... quindi forse possiamo surriscaldarci per un po’.”

La sfida dell’inflazione è significativa nel futuro per Kroszner, secondo il quale ora, nel breve periodo, c’è più una minaccia di deflazione o inflazione molto bassa piuttosto che di inflazione alta.

L’inversione di strategia della banca centrale, comunque, andrà bilanciata sapientemente per evitare un impatto negativo sulle persone, che potrebbero temere un rialzo inflazionistico.

Maggiori dettagli, quindi, che potrebbe trapelare con i verbali Fed di oggi.

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