Persiste l’ondata di caldo che stringe in una morsa il sud Europa. Nella prossima settimana sono attese temperature sopra i 40°C. Ecco cosa si nasconde dietro il caldo estremo.
L’Italia e il resto dell’Europa meridionale si prepara a un periodo di caldo estremo.
Portogallo, Spagna, Italia e Grecia sono le regioni europee che risentiranno maggiormente dell’ondata di caldo estremo che già da giorni ha provocato un aumento preoccupante delle temperature con addirittura frequenti “allerte caldo”.
Come spiegato da diversi meteorologi, il Sud Europa è un’area di “alta pressione persistente”, che contribuisce a creare una cupola di calore che ha portato i termometri in mercurio a segnare tra i 35 ai 40 °C e oltre in Italia e in Grecia.
E se gli scettici non credono al cambiamento climatico, il caldo asfissiante che sembra non voler abbandonare l’Italia è la prova che la crisi climatica c’è ed esiste
Le località più colpite dal caldo estremo
Come anticipato sono diverse le regioni europee che stanno risentendo maggiormente di queste ondate di caldo estremo, in primis Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.
Basti pensa che se il nord della Spagna, tipo Bilbao, non si superano i 23°C, a Madrid si sono sfiorati i 38 °C, esattamente come in Italia che al Nord registra massime di 34-35°C (le tipiche temperature estive), mentre al Centro e al Sud si sono superati i 40°C.
In alcune località della Grecia, addirittura, il calore è così intenso che i binari della rete ferroviaria suburbana della città portuale di Patrasso sono distorti.
Cambiamento climatico e caldo estremo
Le ondate di calore che stanno colpendo l’Europa e altre regioni del pianeta mostrano quali sono gli effetti dell’aumento delle temperature, soprattutto dopo le temperature da record registrate nell’arco di un anno.
La stagione estiva, periodo in cui le temperature solitamente sono più elevate, è ormai diventata lo specchio di quello che stiamo vivendo a causa del riscaldamento globale. La crisi climatica è sempre più drammatica, come confermato dagli esperti: le emissioni di CO2, in aumento del 54% dal 1990, causano l’intensificarsi di fenomeni come siccità (la peggiore in Italia dal 1540) e ondate di caldo.
Come si può leggere nel report del Ipcc del 2023 (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) dell’Onu, “Mitigation of Climate Change”, gli esseri umani stanno ridimensionando drasticamente il clima: la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di almeno 1,1°C dai tempi preindustriali, Questo riscaldamento ha deviato il flusso di energia, alterando i modelli meteorologici, innalzando il livello del mare e trasformando gli eventi estremi in normalità.
La siccità rappresenta una delle principali preoccupazioni per i prossimi mesi, benché quest’anno ancora non sia stato affrontato come argomento di rilevanza centrale da parte delle istituzioni. La scarsità d’acqua non solo influisce sull’agricoltura, ma anche sulla produzione di energia idroelettrica, sulla biodiversità e sulla qualità della vita nelle aree urbane.
Caldo estremo, come difendersi dalle alte temperature
Come anticipato in un precedente articolo (qui), le proiezioni per luglio e agosto 2024, purtroppo, indicano possibili ulteriori aumenti delle temperature, secondo gli esperti si potrebbero raggiungere nuovi record, con punte vicine ai 50°C in alcune aree del Centro Italia e del Sud Italia.
Un caldo estremo, simile a quello della vicina Africa, che porta con sé non pochi rischi per la salute pubblica e per le risorse idriche. Per tale ragione è bene che i lettori tengano sempre a mente alcune regole essenziali per proteggersi da questo caldo afoso e soffocante:
- Evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata;
- Bere molta acqua e assumere cibi freschi e leggeri;
- Indossare indumenti chiari e leggeri;
- Utilizzare il condizionatore o ventilatore;
- Fare attenzione alle persone a maggior rischio (anziani, bambini, malati).
In caso di malessere, invece, è bene contattare immediatamente il personale medico.
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