Il vicino può parcheggiare vicino al tuo muro di casa?

Ilena D’Errico

19 Aprile 2025 - 20:51

Ecco quali limiti e distanze deve rispettare il vicino per parcheggiare vicino al muro di casa.

Il vicino può parcheggiare vicino al tuo muro di casa?

Parcheggi e vicinato uniscono i motivi di lite principali per gli italiani, creando un connubio esplosivo. Molti si lamentano del vicino che parcheggia vicino al muro, magari sotto la finestra oppure ostacolando il passaggio dal cancello. Si viene così a creare una situazione piuttosto spiacevole, soprattutto se si tratta di episodi ricorrenti e quando il vicino non è molto collaborativo. Dover aspettare tempo prima che l’auto sia spostata, sopportare rumori e fumi di scarico o avere difficoltà a uscire di casa possono sembrare problemi di poco conto, ma diventano estenuanti se si ripetono spesso. In altri casi, semplicemente, dà fastidio che il veicolo sia così vicino a casa propria per questioni di privacy e sicurezza. Ecco cosa prevede la legge.

Auto parcheggiata vicino al muro

Chi non si trova in questa situazione potrebbe stupirsi, ma molte persone fanno difficoltà a uscire di casa comodamente o addirittura ad aprire le finestre perché i vicini parcheggiano a ridosso dell’abitazione. Su questo argomento ci sono poche regole generali ma molti rimedi adottabili a seconda dei casi. C’è però un principio sempre valido che viene spesso dimenticato: le auto parcheggiate in assenza di marciapiede devono lasciare uno spazio adeguato al passaggio dei pedoni, mai inferiore alla distanza di 1 metro dall’edificio.

Ciò viene previsto dall’articolo 157 dal Codice della strada, ma chi abita in condominio deve tenere presente che il regolamento condominiale potrebbe prevedere regole più severe, imponendo distanze superiori per tutelare i condomini. Di conseguenza, deve esserci sempre almeno un metro di spazio tra il muro e l’auto indipendentemente dalla presenza di finestre, portoni e altri affacci. Per quanto riguarda altri muri che non siano dell’edificio, come quelli di confine, tutto dipende dalla proprietà. Se la proprietà è comune con il vicino non ci sono veri e propri limiti al parcheggio, sempre che non causi molestia agli altri proprietari con emissioni di rumori e fumi intollerabili. Infine, ovviamente, il vicino non può parcheggiare ostacolando un passo carrabile.

Proprietà privata e parcheggi condominiali

Il vicino non può parcheggiare vicino al proprio muro di casa se si tratta di una proprietà privata esclusiva su cui non vanta diritti. Il vicino può parcheggiare sulla proprietà altrui soltanto se espressamente autorizzato oppure titolare di una servitù, che comunque deve basarsi su un accordo stipulato tra le parti o essere stata costituita per usucapione. Quest’ultima deve comunque esser fatta valere in giudizio, dove il vicino può esprimere le sue contestazioni, ma in ogni caso si limita a uno spazio ben preciso e delimitato. Il vicino non può mai parcheggiare deliberatamente all’interno della proprietà privata altrui, così come tutti i proprietari possono parcheggiare nella strada privata rispettando le regole sulla sosta e non creando disagio agli altri.

In caso di proprietà comune tra i due vicini, invece, la questione è facilmente risolvibile dividendo il terreno per quote e delimitando così un confine da rispettare con i parcheggi. Altrimenti, ognuno ha uguale diritto di utilizzare del bene, con il solo vincolo di non impedire il pari godimento altrui. Lo stesso principio si applica nel parcheggio condominiale o in altra area comune in cui i parcheggi siano ammessi. In questo caso bisogna rifarsi al regolamento condominiale per scoprire i limiti da rispettare ed eventualmente chiedere all’assemblea (o in tribunale) la divisione con assegnazione dei posti auto per evitare incomprensioni.

Come difendersi

Se il vicino non rispetta le regole sul parcheggio e nessun tentativo di accordo funziona è possibile rivolgersi al tribunale con un ricorso o alle forze dell’ordine quando c’è una violazione del Codice della strada o un reato. Chi abita in condominio può ovviamente far presente il problema in assemblea e all’amministratore. Al di là dei principi generali enunciati, il parcheggio vicino al muro di casa può infatti integrare illeciti civili e penali. In particolare, fumi e rumori non devono superare i limiti della normale tollerabilità. Impedire agli altri di uscire di casa, muoversi agevolmente, aprire le finestre e altre azioni di questo genere può invece integrare il reato di violenza privata, come sancito dalla Corte di Cassazione. Se il vicino mette in essere queste condotte appositamente per molestare l’altro potrebbe inoltre essere accusato di atti persecutori, il cosiddetto stalking condominiale.

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# Reato

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