Voli cancellati con la guerra in Israele, tutte le tratte a rischio

Chiara Esposito

08/10/2023

Le rotte turistiche e commerciali da e per Tel Aviv sono parzialmente interrotte. Ecco come si stanno organizzando le compagnie aeree internazionali.

Voli cancellati con la guerra in Israele, tutte le tratte a rischio

Dopo gli attacchi missilistici delle ultime 24 ore le autorità israeliane hanno dichiarato uno stato di allerta che interessa tutte le località in un raggio di 80km dalla Striscia di Gaza. Le misure governative resteranno al momento in vigore almeno fino a martedì 10 ottobre alle ore 18:00, ma non si escludono ulteriori proroghe né si registra una risposta univoca da parte del comparto internazionale dell’aviazione civile e commerciale.

Secondo la piattaforma FlightAware fino al pomeriggio di domenica 8 ottobre sono stati 114 i voli cancellati da e per «Ben Gurion» - l’aeroporto civile più grande e trafficato di tutto Israele - ma non tutte le compagnie aeree stanno procedendo verso l’annullamento totale o parziale dei collegamenti con Tel Aviv. Ecco perché.

L’avvertenza di Eurocontrol

Arrivano le prime allerte da enti come l’Eurocontrol, l’agenzia europea che gestisce il traffico in alta quota del continente e le sue tratte di prossimità, che sta predisponendo nuove rotte e contingentando il numero di voli nell’area israeliana anche a livello commerciale.

L’ultimo bollettino emesso prolunga l’allerta diramata in mattinata fino alle 18 — ora italiana — del 19 ottobre ridisegnando molti dei percorsi di avvicinamento e allontanamento allo scalo di Tel Aviv. Le rotte ancora percorribili infatti si stanno spostando sempre più a nord con un invito diffuso agli operatori a «controllare i Notam» ovvero i bollettini di aeronavigabilità. La creazione di «corridoi» sicuri è attualmente la priorità.

Analogamente la Federal aviation administration — l’ente dell’aviazione Usa — in una nota straordinaria invita tutti alla «massima cautela» tenendo conto della possibilità della «chiusura totale dello spazio aereo» al momento della controffensiva.

Blocco totale e stop temporanei: quando riapriranno le rotte

È per questo motivo che alcune compagnie hanno blindato immediatamente arrivi e partenze e, come nel caso di Lufthansa , Ita Airways Wizz Air, cancellato tutti i voli da e per Israele fino a domani informando i viaggiatori che «le decisioni sul prossimo programma dei voli verranno prese all’inizio della settimana».

Brussels Airlines e il tour operator Tui invece che hanno annunciato che nessun volo turistico partirà fino al 21 ottobre. Fonti ufficiose infatti non escludono l’imminente organizzazione di voli umanitari per il rimpatrio dei concittadini in caso di escalation militare.

Air France infine tramite il proprio sito web segue in tempo reale gli sviluppi degli scontri in Israele di concerto con le autorità aviarie nazionali sospendendo tutti i suoi servizi fino a nuovo avviso e consentendo ai clienti di annullare il proprio biglietto di viaggio gratuitamente.

Linee aeree ancora attive

Al netto dei ritardi, diverso è l’approccio adottato dai dirigenti di Ryanair e El Al, entrambe ancora attive nei cieli con programmi di volo regolari. In particolare la compagnia di bandiera israeliana conferma le regolari attività tenendo conto del fatto che la maggior parte dei suoi velivoli è dotata di un sistema anti-missilistico.

La guerra in corso tra Israele e le forze di Hamas vede infatti un massiccio lancio di razzi in varie località del Paese, condizione di estrema allerta per passeggeri e piloti già a rischio a causa delle interferenze che le strumentazioni militari stanno causando alle comunicazioni radio verso le torri di controllo e alla ricettività del segnale Gps.

Visti i mutamenti repentini dello scenario bellico, la scelta più saggia ad ogni modo è quella di tenersi aggiornati tramite il sito ufficiale della Farnesina Viaggiare Sicuri se ci si trova in aree colpite o controllare costantemente lo stato del proprio volo sul sito della compagnia aerea.

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