Wall Street: 3 azioni che crollano nel pre-market

Apertura attesa in ribasso per i principali indici americani. Sull’ultima seduta della settimana pesa la notizia relativa alla minaccia di dazi al Messico da parte Presidente statunitense, Donald Trump.

L’inquilino della Casa Bianca ha minacciato tariffe del 5% sulle importazioni messicane, a partire dall’11 giugno prossimo. Questi dazi aumenteranno di cinque punti percentuali al mese fino a raggiungere, a ottobre, la quota del 25%.

Questa decisione è stata presa per arginare la massiccia immigrazione dal Messico negli Usa. Per oggi abbiamo selezionato tre titoli che nel pre-borsa di Wall Street stanno subendo una fitta serie di vendite: vediamo quali.

• Gap: con la pubblicazione della trimestrale, che ha messo in luce un utile per azione a 24 centesimi di dollaro (0,08 dollari sotto le stime di Wall Street), la società ha annunciato un crollo nelle vendite della sua omonima linea di abbigliamento e di Old Navy. Anche le vendite dei same store sono calate del 4%, deludendo le stime di Wall Street. Pesante la reazione degli operatori, che nel pre-market hanno portato le azioni Gap a perdere oltre il 14%. Graficamente i corsi si sono inseriti in un forte movimento ribassista, che dallo scorso marzo gli ha fatto perdere quasi un terzo di valore. Al momento i prezzi avrebbero la possibilità di portarsi verso i 17 dollari, dove incontrerebbero un coriaceo livello supportivo.

• Zuora: l’azienda ha pubblicato i risultati del primo trimestre del 2019, che hanno deluso il consensus. Ciò ha causato una pioggia di abbassamenti di target price da parte di diversi istituti bancari, come Morgan Stanley, Canaccord e Jefferies. Il pre-market non è stato clemente con le azioni Zuora, che lasciano sul terreno il 30% del loro valore. Questi ribassi hanno fatto seguito alla violazione, avvenuta nella seduta di ieri, della linea di tendenza che collega i minimi del 24 dicembre 2018 a quelli del 28 marzo 2019. I ribassi in essere hanno fatto proseguire il downtrend che accompagna i corsi da agosto 2018, fino a portare il titolo verso i suoi minimi storici. La forza dei ribassi in essere al momento non permette entrate di matrice long con un rapporto rischio rendimento favorevole.

• General Motors: dopo la notizia relativa alla possibile applicazioni di dazi al Messico, le azioni Ford scendono di quasi il 5% nel pre-market di Wall Street. Questo perché la società è il più grande produttrice di auto nel Paese latinoamericano. La situazione grafica di General Motors si presenta piuttosto complessa per gli operatori rialzisti. Il titolo ha perso oltre il 15% in poco più di un mese, evidenziando un’accelerazione della fase ribassista. L’obiettivo dei venditori potrebbe trovarsi sull’area supportiva dei 30 dollari.