Ieri le quotazioni dei principali indici americani hanno ritracciato sulle parole del numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell. Per oggi abbiamo selezionato tre titoli che stanno subendo forti ribassi nel pre-market: Eventbrite, Abiomed e Wayfair
Seduta a due facce quella di ieri sull’S&P 500: dopo aver segnato nuovi massimi storici a 2.954,1299 punti, i corsi del principale indice statunitense hanno iniziato a ritracciare, chiudendo la seduta a 2.923,3601 punti.
Graficamente è stato costruito un pattern ribassista di Engulfing che verrebbe confermato in caso di ritorno dei prezzi a 2.923,3601 punti.
A spingere queste vendite sono state le parole meno accomodanti del previsto da parte del numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, che nella conferenza stampa di ieri sera non ha ceduto alle pressioni di Donald Trump (per approfondire).
Per oggi abbiamo selezionato tre titoli che durante il pre-market di Wall Street stanno subendo ampie vendite:
- Eventbrite: durante il pre-market le quotazioni stanno lasciando sul terreno oltre il 30% di valore. A spingere le pressioni ribassiste sul titolo sono sia i risultati del primo trimestre del 2019 pubblicati ieri, che hanno ampiamente deluso le stime di Wall Street, sia la decisione di SunTrust di abbassare il target price a 20 dollari per azione. Dal punto di vista grafico, i corsi hanno confermato il pattern di Harami bearish disegnato tra ieri e il 30 aprile scorso. Il downtrend sembra quindi pronto a continuare.
- Abiomed: le previsioni per il 2020 rilasciate dalla società hanno deluso le stime degli analisti, tanto che durante il pre-market i corsi lasciano sul terreno oltre il 12%. Graficamente i corsi sono stati respinti dalla resistenza statica a 276,20 dollari. Le quotazioni potrebbero quindi essere pronte per una prosecuzione del movimento ribassista in atto da ottobre 2018.
- Wayfair: la società ha deluso le previsioni di Wall Street relative ai risultati del primo trimestre 2019. Durante il pre-borsa, i prezzi stanno perdendo il 5,22%. Sul grafico giornaliero i corsi hanno dato vita a quello che sembra pronto a dimostrarsi come un failure swing in area di top storici. Se i prezzi si dovessero portare al di sotto dei 143 dollari, la struttura tecnica cambierebbe in favore dei venditori, che potrebbero essere attirati dal gap up aperto dallo scorso 22 febbraio.
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