Virus West Nile, boom di contagi in Italia: arrivano anche i primi casi della «variante» Usutu

Giacomo Andreoli

11/08/2022

Secondo l’ultimo bollettino di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità i casi sono aumentati del 53% rispetto alla precedente rilevazione: da inizio giugno si registrano 144 contagi e 10 morti.

Virus West Nile, boom di contagi in Italia: arrivano anche i primi casi della «variante» Usutu

Crescono i casi e le morti per il virus West Nile, l’infezione diffusa dalle zanzare che proviene dall’Africa. Non solo: sono stati identificati nel nostro Paese i primi due casi italiani di infezione umana da Usutu, un arbovirus simile al West Nile. A dirlo è l’ultimo bollettino di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità.

A differenza di quest’ultimo è la prima volta che l’Usutu viene indicato nei registri di sorveglianza veterinaria dell’Istituto superiore di sanità. West Nile nel 2020 aveva fatto registrare in Italia 57 casi di contagio e 4 morti, diffondendosi in 35 province.

Tutti i contagi da inizio giugno

Dall’inizio di giugno fino allo scorso 9 agosto sono stati segnalati 144 casi di contagio da West Nile, 50 in più rispetto al bollettino di una settimana fa, con un aumento del 53%. Tre i morti negli ultimi sette giorni, portando il bilancio dall’inizio della stagione a 10 decessi: 6 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 1 in Emilia-Romagna.

Tra i 144 casi di infezione, 87 hanno manifestato sintomi neuro-invasivi, 33 febbre, 23 casi sono stati identificati in donatori di sangue. La sorveglianza ha inoltre confermato la presenza del virus negli animali: sono risultati positivi al virus 121 pool di zanzare catturati in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte Emilia Romagna e Lombardia. Identificati anche 41 uccelli positivi e 6 focolai tra cavalli e asini. Non è stata invece rilevata nessuna positività da West Nile nelle aziende avicole.

I primi casi da virus Usutu in Italia

Quanto al «cugino» di West Nile, Usutu, i primi due casi italiani sono stati identificati in Friuli-Venezia Giulia. I due pazienti sono asintomatici. Dall’inizio della sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità, a inizio giugno, il virus era già stato identificato negli animali, precisamente in 58 pool di zanzare e 7 uccelli in Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Lazio e Veneto.

Smentita dagli esperti dell’Istituto, invece, la notizia circolata nei giorni scorsi di 4 contagi da Usutu nella provincia di Frosinone, nel Lazio.

I sintomi della Febbre del Nilo

La febbre West Nile è una malattia provocata dal Wnv, un virus della famiglia dei Flaviviridae (di cui fa parte la cosiddetta “febbre gialla”). La prima volta è stato isolato nel 1937 in Uganda e iniziò a diffondersi in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e infine America.

I “serbatoi” del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il mezzo principale di trasmissione. Nel momento in cui si viene punti da una zanzara infetta il periodo d’incubazione varia tra 2 e 14 giorni, fino al massimo a 21 giorni nei soggetti con immunodeficienza.

La maggior parte delle persone è asintomatica, Nei casi sintomatici circa il 20% presenta sintomi leggeri che possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana. Tra i più comuni ci sono: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei.

I sintomi gravi sono rari e riguardano circa 1 persona su 150 (meno dell’1%), variando in base all’età e alle patologie della persona colpita. Si va in questi casi da febbre alta con forte mal di stestaa problemi muscolari, fino a disturbi alla vista, torpore, convulsioni, e nei casi peggiori (davvero rarissimi) paralisi, coma o encefaliti letali.

Virus Usutu, per lo più pazienti asintomatici

Il virus Usutu, invece, deriva il suo nome dal fiume africano vicino al quale fu isolato il primo positivo. Accadde nel 1981. Si tratta di un’infezione aviaria molto rara negli esseri umani. Nei pochi casi noti, i sintomi includono febbre, ittero (colorazione giallastra della pelle), rush cutaneo. Anche in questo caso la malattia è per lo più asintomatica.

Come prevenire le due malattie

Il modo più semplice e immediato per evitare questi due virus è prevenire le punture di zanzara. L’Iss consiglia di farlo, eventualmente, con queste modalità:

- usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto;
- usando delle zanzariere alle finestre;
- svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante;
- cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali;
- tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.

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