Lo xilitolo, usato nei dentifrici e nei prodotti alimentari, può provocare infarto e ictus

Luna Luciano

26 Giugno 2024 - 01:02

Lo xilitolo, già tossico per i cani, potrebbe aumentare i rischi di infarti e ictus. Ecco di cosa parla il nuovo studio sui dolcificanti che sta portando discordia nella comunità di ricerca.

Lo xilitolo, usato nei dentifrici e nei prodotti alimentari, può provocare infarto e ictus

Lo Xilitolo potrebbe aumentare i rischi di infarti e ictus. È questo ciò che avrebbe rivelato un nuovo studio americano che ha sollevato molteplici dubbi sulla sicurezza di questo dolcificante artificiale.

I dolcificanti artificiali come lo xilitolo, infatti, pur essendo ormai ampiamente impiegati nell’industria alimentare, non sono privi di controversie. Basti ricordare il recente caso dell’Aspartame, considerato potenzialmente cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e che viene tutt’oggi utilizzato nella Pepsi Max. Adesso anche lo xilotolo è uno dei dolcificanti più noti in quanto presente in numerose marche di gomme da masticare, dentifrici e altri alimenti, e già noto per essere nocivo per i cani, potrebbe essere pericoloso per l’essere umano.

Lo studio però non ha convinto l’intera comunità scientifica, la quale si è letteralmente spaccata in due. E se è giusto ricordare che ogni studio deve essere avvalorato o confutato da ulteriori test e ricerche su campioni più ampi, è naturale che i lettori si domandino esattamente quali siano i dati emersi. Ecco cosa dice lo studio e perché alcuni esperti lo criticano aspramente.

Lo xilitolo può provocare infarto e ictus? Ecco cosa dice lo studio

Lo studio statunitense ha una sua rilevanza in campo scientifico, in quanto avrebbe dimostrato ancora una volta che c’è un grande bisogno di “studiare gli alcoli di zucchero e i dolcificanti artificiali, soprattutto perché sono ancora raccomandati per combattere l’obesità e il diabete” ha spiegato Stanley Hazen, uno dei ricercatori dietro lo studio, in un comunicato stampa.

L’umanità non ha mai sperimentato livelli così alti di xilitolo tranne che negli ultimi due decenni, quando abbiamo iniziato a consumare alimenti trasformati completamente ingegnerizzati e sostituiti dallo zucchero

Lo xilitolo è ampiamente utilizzato nelle gomme da masticare, nelle pastiglie senza zucchero e nei dentifrici. Il gruppo di ricerca ha dimostrato in diverse tornate che sarebbe proprio questo dolcificante naturale ad aumentare il rischio di infarto e ictus, l’ultima volta nel 2023.

La ricerca è stata condotta su 3000 persone provenienti dagli Stati Uniti che dall’Europa. I ricercatori hanno iniziato esaminando se quelli con più xilitolo nel sangue erano più esposti al rischio di ictus o infarto. La prova del nove sarebbe poi stata quella di somministrare a gruppo di volontari bevande con xilitolo e un altro gruppo di bevande con zucchero. Nel gruppo che ha ricevuto il dolcificante, il rischio di ispessimento del sangue è aumentato immediatamente dopo l’ingestione. Eppure nonostante lo studio sia stato ripetuto più volte, alcuni ricercatori non sono del tutto convinti della sua validità.

Lo xilitolo provoca davvero ictus e infarti? Le critiche della comunità scientifica

Come anticipato ogni teoria dovrebbe essere sostenuta dai risultati di molteplici studi prima di considerarla una “verità assoluta”, ecco perché lo studio statunitense sullo xilitolo da solo “non cambia il modo in cui dovremmo relazionarci con i dolcificanti artificiali”, come spiegato da Jacob Juel Christensen, ricercatore in nutrizione clinica presso l’Università di Oslo: “è per tale ragione che utilizziamo revisioni sistematiche che valutano molti studi sullo xilitolo nel suo complesso”.

Infatti, come spiegato dall’esperto normalmente le persone ingeriscono lo xilitolo in dosi più piccole di quelle testate nello studio. Sebbene quindi Christensen pensi che lo studio americano sia scientificamente interessante, lo studioso rimane critico nei confronti dell’interpretazione dei risultati.

Infatti, come dichiarato dal ricercatore, lo studio americano non sembra prendere pienamente in considerazione, l’IMC (indice di massa corporea) delle persone. Un indice di massa corporea elevato di sé porterebbe a un aumento del rischio di infarto, e probabilmente lo stesso IMC è legato all’assunzione di xilitolo nella dieta al posto dello zucchero, influenzando il metabolismo stesso del corpo.

Inoltre, i ricercatori hanno misurato lo xilitolo nel sangue non l’assunzione quantitativa del dolcificante nella dieta, il che complica ulteriormente le analisi e l’interpretazione dei risultati”, conclude l’esperto. Ecco quindi perché se lo studio può indicare nuove vie da percorre nel campo della ricerca è bene che i lettori prendano e leggano con cautela gli attuali risultati.

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