Youtuber incidente Roma: chi sono e cosa rischiano

Alessandro Cipolla

15/06/2023

I TheBorderline sono un gruppo di youtuber che possono contare su 600.000 iscritti nel loro canale YouTube: ecco chi sono e cosa rischiano i responsabili dell’incidente di Roma.

Youtuber incidente Roma: chi sono e cosa rischiano

Chi sono i TheBorderline, gli youtuber che hanno provocato l’incidente stradale a Roma dove è morto un bambino di cinque anni, con la madre del piccolo e la sorellina ricoverati in ospedale anche se fortunatamente non sarebbero in pericolo di vita.

Se prima i loro nomi erano noti ai 600.000 iscritti del loro canale YouTube, piattaforma assai popolare soprattutto tra i giovanissimi, adesso i TheBorderline hanno conquistato le pagine di tutti i giornali nel modo peggiore possibile.

I componenti del gruppo erano a bordo di una Urus Lamborghini, un suv di grossa cilindrata presa a noleggio alcuni giorni prima pare per girare una “challenge” da postare poi nel loro canale YouTube.

Nella zona di Casal Palocco, un quartiere di Roma non lontano dal litorale, per delle dinamiche ancora da accertare il suv ha travolto una Smart FouFour guidata da una donna di 29 anni e con a bordo i due figli di 5 e 3 anni. Per il maggiore non c’è stato nulla da fare, con il piccolo che è spirato mentre veniva trasportato in ospedale.

TheBorderline: chi sono i cinque youtuber

Vito, Matteo, Marco, Giulia e Leonardo sono i cinque youtuber facenti parte dei TheBorderline, tutti ragazzi romani con una età compresa tra i 20 e i 23 anni. Al momento ancora non è chiara la dinamica dell’incidente che ha provocato la morte del bambino e il ferimento della madre e della sorellina.

Il sospetto è che a bordo della della Urus Lamborghini il gruppo stesse girando una challenge 50 ore in macchina”, ovvero una sfida da postare poi sul canale YouTube.

I video girati nelle ore precedenti all’incidente e poi postati su Instagram e TikTok sono stati rimossi, con gli inquirenti che adesso hanno sequestrato i telefonini dei ragazzi per fare piana luce sulle dinamiche del tragico incidente che ha scosso non solo Roma, ma tutto il Paese.

Il trauma che sto provando è indescrivibile, ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima” ha scritto sul proprio profilo Instagram Vito Loiacono, uno dei ragazzi che era a bordo del suv.

Un post che immediatamente ha attirato diversi commenti negativi oltre a veri e propri insulti, con il termine più usato che è stato “vergognatevi”.

Cosa rischiano per morte del bambino

Al momento gli inquirenti sono a lavoro per chiarire la dinamica del tragico incidente. Più nel dettaglio, la procura di Roma vuole capire la velocità a cui stava viaggiando il suv al momento dell’impatto con la Smart.

Soprattutto la polizia vuole capire se in quel momento i ragazzi stessero girando un video, la cosiddetta challange da postare poi su YouTube. Tutti particolari questi che potrebbero aggravare la posizione degli youtuber.

Stando a quanto riporta RomaToday, i pm che stanno indagando avrebbero contestato a Matteo Di Pietro - 20 anni - di essere stato lui alla guida dell’auto al momento dell’incidente. L’accusa per lui sarebbe quella di omicidio statale e lesioni stradali aggravate.

Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Agi, il ragazzo sarebbe risultato positivo ai cannabinoidi: se confermato, questo potrebbe aggravare la posizione.

Quanti anni di carcere allora rischierebbe il ragazzo se ritenuto il responsabile della morte del bambino? Come si legge sul sito della Camera “per l’omicidio stradale, con la reclusione da 5 a 10 anni”.

Gli altri ragazzi presenti nell’auto invece potrebbero essere accusati di concorso, ma tutto dipenderà se verrà accertato o meno che al momento dell’incidente stessero girando dei video.

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