Dopo la visita di Joe Biden, Volodymyr Zelensky è sempre più convinto di vincere la guerra in pochi mesi: ecco come l’Ucraina pensa di sconfiggere la Russia entro il 2023.
L’Ucraina vincerà la guerra contro la Russia entro il 2023. Questa sarebbe la convinzione di Volodymyr Zelensky, palesata nei giorni scorsi e ora rinvigorita dalla visita di Joe Biden a Kiev a cui ha fatto seguito quella di Giorgia Meloni.
“La guerra sarà veloce perché alla Russia mancano risorse e volontà di combattere” ha dichiarato Zelensky domenica scorsa in una intervista a La Repubblica, con il quotidiano che adesso parla di una sorta di piano dell’Ucraina per sconfiggere sul campo le truppe russe già in questo 2023.
Tutto ruoterebbe intorno alle promesse fatte da Biden durante la sua visita a Kiev: in ballo infatti ci sono le possibili forniture di aerei da guerra e armi a lungo raggio, espressamente richieste da Zelensky un minuto dopo aver strappato il sì della Nato all’invio di tank.
Nel breve - ma non nell’immediato - l’Ucraina riceverà dall’Alleanza atlantica carri armati, sistemi di difesa antimissilistica, altri missili Patriot, obici e munizioni che da tempo stanno scarseggiando, mentre per i jet e le armi a lungo raggio se ne riparlerà più avanti.
Zelensky è convinto che queste nuove forniture di armi, unite alla volontà delle sue truppe di ricacciare il nemico nei suoi confini ante 2014, possano permettere all’Ucraina di vincere la guerra: le possibilità di una vittoria di Kiev sul campo però al momento appaiono essere quasi pari a zero.
L’Ucraina vincerà la guerra?
L’ottimismo di Volodymyr Zelensky degli ultimi giorni cozza con gli allarmi lanciati a più riprese dal suo governo e dai suoi 007: Kiev infatti è convinta che a breve la Russia sia pronta a scatenare una massiccia offensiva, motivo per cui servirebbero subito aerei da guerra e armi a lungo raggio.
Se alla fine la Nato dovesse fornire dei suoi jet, servirebbero comunque dei mesi solo per addestrare i piloti ucraini; anche i tank non saranno al fronte prima di alcune settimane: si parla di circa un centinaio di carri armati in arrivo, ma la Russia ne ha oltre mille soltanto nei magazzini pronti a entrare in azione.
La differenza militare tra le due forze in campo del resto è evidente, con Mosca che secondo l’Ucraina avrebbe pronti 300.000 uomini da utilizzare nella sua offensiva che potrebbe scatenarsi il prossimo 24 febbraio, giorno del primo anniversario dell’inizio della guerra.
Kiev inoltre sarebbe da tempo a corto di munizioni: l’Ucraina ogni giorno spara 4.000 colpi contro i 50.000 della Russia, con Ue e Stati Uniti che hanno promesso a breve dei rifornimenti ma devono fare i conti con i loro arsenali che si sono svuotati negli ultimi mesi.
Bisogna poi tenere sempre a mente lo scenario peggiore: migliaia di armi tattiche nucleari già pronte che la Russia potrebbe utilizzare se dovesse sentirsi prossima alla sconfitta, senza considerare le altrettante numerosi armi nucleari strategiche che potrebbero polverizzare una città intera in un sol colpo.
Alla luce di questo, nonostante le convinzioni di Zelensky l’Ucraina sembrerebbe avere una sola chance di vincere la guerra, ovvero l’intervento militare diretto della Nato con tutte le conseguenze e i rischi del caso.
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