101esima divisione Usa, perché si trova al confine con l’Ucraina?

Luna Luciano

23/10/2022

La 101esima divisione aerotrasportata statunitense si trova ormai in Romania al confine con L’Ucraina. Ecco perché e cosa significa il rafforzamento della presenza americana in Europa.

101esima divisione Usa, perché si trova al confine con l’Ucraina?

Continua il rafforzamento della presenza degli Stati Uniti sul suolo europeo. È stata infatti confermata la presenza della 101esima divisione aerotrasportata in Romania.

I 4.700 membri della divisione, sbarcata già a giugno in Romania, sono attualmente impegnati in numerose esercitazioni a pochi chilometri dal confine sudoccidentale dell’Ucraina.

Stando alla Us Army lo sbarco della 101esima divisione però non va ad aumentare la presenza delle forze militari statunitensi in Europa in quanto la divisione aviotrasportata ha preso il posto dei soldati della 82esima divisione e della 3a squadra di combattimento della brigata di fanteria.

Eppure non si può non notare come la Cbs abbia dato risalto alla presenza di questa divisione per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale in Europa. Data la presenza delle forze militari vicino al confine con l’Ucraina, è importante capirne i motivi strategici e quali possono essere le conseguenze.

101esima divisione Usa, perché si trova al confine con l’Ucraina?

Dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, gli Stati Uniti hanno man mano aumentato la presenza delle proprie truppe sul suolo europeo, in modo da rappresentare una sorta di deterrente a una possibile iniziativa del Cremlino in territorio Nato.

Dalla presenza della 101esima divisione insieme alla futura base Usa in Germania si possono trarre alcune conclusioni sull’andamento della guerra in Ucraina. Se infatti a preoccupare l’Europa è il rischio di un’escalation tra Ucraina e Russia la presenza statunitense in Unione Europea potrebbe garantire una sicurezza ai membri della Nato.

Eppure, secondo molte testate giornalistiche in realtà l’aumento delle forze militari sarebbe la prova che gli stessi Stati Uniti d’America ritengono non solo che la guerra possa subire un inasprimento, e che ciò richiederà un intervento di lungo periodo, ma che la guerra possa durare a lungo.

Il Pentagono starebbe infatti pensando alle forniture militari dei prossimi anni da inviare in Ucraina. Ad esempio, gli Himars, dei sistemi lanciarazzi inviati durante l’estate, sono protagonisti di un nuovo finanziamento (da 1,1 miliardi di dollari), ma queste potranno essere pronte non prima di qualche anno.

Ciò che è certo è che gli Usa stanno cercando di rafforzare la presenza americana in un’area tornata ad essere centrale per la politica estera statunitense.

101esima divisione Usa al confine con Ucraina: Putin potrebbe davvero attaccare la Nato?

La presenza della forze militari americane sul suolo europeo è il segno che la tensione tra Stati Uniti e Russia continui ad aumentare.

A riguardo sono rilevanti, specialmente da un punto di vista di pressione psicologica, le parole del vicecomandante della divisione, il generale John Lubas, che ha dichiarato che le sue forze sono pronte “a difendere ogni centimetro del territorio della Nato”. Sembrerebbe quindi che gli Stati Uniti possano temere un attacco militare russo ai territori Nato.

Portiamo una capacità unica. Siamo una forza di fanteria leggera, ma portiamo con noi anche la mobilità, con i nostri aerei e gli assalti aerei.

Alle parole di Lubas fanno eco quelle del colonnello Edwin Matthaidess, comandante della Seconda brigata di combattimento della divisione, il quale ha invece voluto puntare direttamente sulla guerra in Ucraina: “Seguiamo da vicino le forze russe”.

A queste parole si aggiungono quelle dei comandanti degli “Screaming Eagles”, i quali avrebbero dichiarato alla Cbs che in caso di attacco alla Nato sarebbero “pienamente pronti ad attraversare il confine con l’Ucraina”.

Eppure, è molto difficile che Mosca decida di intervenire e attaccare un Paese appartenente al blocco Nato, perché questo imporrebbe una reazione congiunta di tutta l’Alleanza che Vladimir Putin non può permettersi.

Tuttavia, l’escalation dal punto di vista mediatico, ha indotto numerosi osservatori a credere che la tensione tra Usa e Russa non sia affatto destinata a diminuire.

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