Venerdì 27 il Tesoro collocherà 4 nuove tranches di sovereign bond già in circolazione. Vediamo di quali si tratta e quali opportunità offrono
Se la vita è fatta di momenti, alti e bassi, belli e brutti, il mondo degli investimenti è fatto invece di timing. Alcuni sono più favorevoli, nel senso che hanno maggiori probabilità (mai certezze a priori!) di condurre a buoni affari, altri meno.
Sul reddito fisso, per esempio, è indubbio che la convenienza all’ingresso sia maggiore quando salgono i rendimenti.
Vediamo allora le caratteristiche principali delle 4 nuove aste di titoli di Stato con un BTP al 3,65% e una buona occasione offerta dal mercato.
Il BTP a 5 anni di durata residua
L’obbligazione dalla durata residua più corta delle 4 aste in calendario venerdì 27, è il BTP a 5 anni n corso di emissione dal 3 marzo. I giorni di dietimi sono 29, il codice ISIN è IT0005637399, e la data di rimborso finale è il 1° luglio 2030. L’importo offerto dal Tesoro per la 3° tranche è racchiuso tra 2,5 e 3 mld di €, e in 0,6 quello relativo all’asta supplementare.
La cedola annua lorda è del 2,95% che scende al 2,58125% al netto della ritenuta.
Tuttavia, la 1° cedola in assoluto di luglio sarà del tipo corta (0,977901%) e corrispondente a un periodo di 120 giorni sui 181 di un semestre. Le altre saranno invece piene e con date di stacco ad ogni 1° gennaio e 1° luglio di ogni anno.
Dando uno sguardo al MOT, c’è da dire che ieri il titolo già quotato ha chiuso a 99,35, a beneficio del rendimento. Il ritorno effettivo annuo lordo a scadenza, infatti, si attesta in area 3,1%.
I titoli di Stato indicizzati all’inflazione
In asta andranno poi altri due CCTeu sulla media distanza, il 7 anni.
Per il CCTeu con matricola IT0005620460 verrà offerta la 7° tranche per un importo compreso tra 1 e 1,5 mld di € (0,225 mld € nell’asta supplementare). Il bond ha data emissione 15/10/’24 (giorni dietimi: 168) e data scadenza 15/04/’33.
Invece per il CCTeu con ISIN IT0005594467 il Tesoro collocherà la 13° tranche per un importo tra 1 e 1,25 mld di € (0,1875 mld di € nell’asta supplementare). Anche questo CCTeu è nato nel ’24 (il 15 aprile) per cui scadrà il 15/04/2032 (giorni dietimi: 168).
In entrambi i casi ricordiamo che si tratta di titoli privi di cedola fissa, che è invece legata all’andamento dei tassi di mercato. Nello specifico, le cedole variabili semestrali posticipate sono indicizzate al tasso Euribor 6 mesi più un certo margine detto spread, ed eventuale scarto d’emissione. Lo spread del CCTeu 15/04/’33 è dell’1,10%, mentre è dell’1,05% sull’altro.
4 nuove aste di titoli di Stato con un BTP al 3,65% e una buona occasione offerta dal mercato
Infine ecco la 4° tranche del decennale, il bond classicamente più citato per testare il mercato obbligazionario sul medio-lungo termine. L’obbligazione ha codice ISIN IT0005631590, data emissione 15 gennaio scorso (giorni dietimi: 59) e data scadenza 1° agosto 2035. La forchetta offerta dall’emittente sarà tra 2,5 e 3,25 mld di €, mentre altri 0,65 mld saranno posti nell’asta supplementare.
Il bond ha una cedola nominale annua del 3,65%, che scende al 3,2% scarso al netto dell’aliquota fiscale. Tuttavia, la buona occasione offerta in questo momento dal mercato è che il bond prezza sotto cento grazie all’impennata dei rendimenti. Pertanto è lecito attendersi un prezzo d’asta molto in linea con le attuali quotazioni sul MOT (98,4 centesimi), per un rendimento effettivo a scadenza sul 3,9%. Meglio è andata a chi è riuscito a comprarlo a 96,96, prezzo minimo annuo, pochi giorni fa, o a chi riuscirà a comprarlo in futuro a prezzi ancora più bassi.
Tuttavia, se da qui a scadenza l’inflazione media dovesse attestarsi al 2%, che è l’obiettivo BCE, il titolo garantirebbe anche un buon ritorno reale positivo. Cioè l’investimento sarebbe in grado di ripagarsi dalle tasse, dalle spese bancarie e dal costo della vita, generando anche una piccola rendita.
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