Settimana di emissioni sovrane in casa MEF con 4 obbligazioni a medio e lungo termine e cedole e rendimenti differenti
Come da calendario, quella in corso è una settimana di emissioni sovrane del Tesoro prima della settimana di Pasqua. In particolare, sono già state raccolte le richieste di sottoscrizione da parte del pubblico retail interessato alle tranche di BTP in emissione. Come anche sono già giunte all’emittente le richieste da parte dei soggetti autorizzati a partecipare alle aste.
Quest’ultime si terranno lo stesso giorno, mentre la data di regolamento è fissata per martedì 15.
Presentiamo dunque i dettagli delle 4 nuove aste di titoli di Stato incluso il BTP cedola 3,25% e rendimento over 4%.
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Il BTP a 3 anni e cedola annuale al 2,65%
L’obbligazione di durata (complessiva e residua) più corta tra quelle in calendario è il BTP 3 anni con codice ISIN IT0005641029. Il bond è in corso di emissione dal 17/03/’25 (giorni dietimi: 29) mentre la data di scadenza è fissata per il 15 giugno 2028. Dopodomani il Tesoro emetterà la 3° tranche del bond per un ammontare compreso tra un minimo e un massimo di 3 e 3,5 mld di € (e 0,7 mld nell’asta supplementare).
La cedola annua lorda pagata dal debitore sul bond è del 2,65%, pari al 2,31875% al netto dell’aliquota fiscale. Tuttavia, la prima cedola è del tipo corta e pari allo 0,655220% lordo, corrispondente ad un periodo di 90 giorni su un semestre di 182. Le successive saranno invece “regolari”, con date di stacco fissate per il 15 dicembre e il 15 giugno di ogni anno fino al termine.
Al momento il bond già in circolazione sul MOT prezza sui 100,66, per un rendimento lordo effettivo a scadenza del 2,44%.
I due BTP con durata residua a 7 anni
A seguire ecco 2 BTP la cui durata residua è a 7 anni ma con durata complessiva differente in origine.
L’obbligazione con matricola IT0005619546 è nata infatti il 29/10/’24 e ha data scadenza il 15/11/’31. Per essa il Tesoro provvederà al lancio dell’8° tranche racchiusa in una forchetta tra i 2 e i 2,5 mld di € (0,5 mld di € nell’asta supplementare). In questo caso i giorni di dietimi sono 151, mentre la prossima cedola in calendario è prevista per il 15/05/’25 (il 15/11 la successiva).
Il tasso cedolare annuo à del 3,15% lordo (2,75625% netto), pari all’1,575% semestrale.
Tuttavia, il titolo già quotato sul MOT prezza sui 98,85 centesimi, a beneficio del rendimento: è del 3,29% l’effettivo a scadenza.
L’altro settennale è in realtà un BTP decennale in origine (data emissione: 01/11/’21) ma con vita residua a 7 anni. Il rimborso del prestito è previsto infatti per il 1° giugno del 2032, mentre il codice ISIN di riferimento è IT0005466013. In questo caso si procederà con il lancio della 14° tranche (giorni dietimi: 135), compresa tra 1,25 e 1,5 mld di €, e in 0,3 mld di € nell’asta supplementare.
Data l’emissione nel 2021, tempi in cui i tassi erano al lumicino, s’intuisce il perché questo decennale preveda una cedola annua lorda dello 0,95%. Tuttavia, il prezzo nel frattempo è sceso sotto cento, e difatti il flottante già in circolazione è quotato a 84,70 centesimi. Il ritorno effettivo lordo a scadenza sale quindi al 3,34% (dati Borsa Italiana).
4 nuove aste di titoli di Stato incluso il BTP cedola 3,25% e rendimento over 4%
La 4° e ultima asta riguarderà il BTP 15 anni con durata residua a 13 anni e matricola identificativa IT0005496770. Il titolo ha data emissione e scadenza, nell’ordine, all’1 marzo 2022 (giorni dietimi: 45) e al 1° marzo 2038.
Anche qui si procederà al collocamento della 14° tranche per un importo compreso tra 1 e 1,5 mld di € (e di 0,3 nell’asta supplementare). Per questa obbligazione il Tesoro ha previsto una cedola annua lorda del 3,25%, pari al 2,84375% netto.
Invece il titolo già presente sul MOT ha una quotazione attuale a 91,65 centesimi, per un rendimento effettivo annuo lordo a scadenza del 4,06%. Si tratta del ritorno potenzialmente più alto tra i titoli in calendario venerdì, ma anche del più volatile sul secondario. La duration modificata, infatti, è 10,08, e quindi da ponderare fino in fondo prima di un eventuale approccio all’obbligazione.
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