Le donne si fanno spazio nel dibattito e dove non è possibile creano nuovi luoghi, proprio come queste 5 donne che hanno fatto dei loro profili social luoghi di informazione.
Ci sono voci di donna che emergono con forza, che si fanno spazio nel panorama politico, culturale, sportivo e intellettuale o ne creano di nuovi di spazi.
Ogni anno arriva il momento di fare i conti con la rappresentazione della donna nel nostro Paese. Quante donne hanno avuto il giusto riconoscimento, quante hanno avuto la possibilità di partecipare o co-partecipare agli appuntamenti fissi del calendario televisivo, politico e culturale; quante donne sono al potere, quante hanno sfondato il soffitto di cristallo e quante hanno avuto accesso al mondo del lavoro.
Insomma, si tirano le somme di un anno che, a guardare i numeri di femminicidi e violenze, non sembra essere stato affatto un buon anno per la parità di genere, ma che qualche segnale lo ha lanciato. Ecco quindi una lista di donne da seguire nel 2022 per non restare indietro e rimanere aggiornati e sulla strada giusta, per citare la copertina di Vanity Fair dello scorso anno. Dopotutto il percorso è ancora quello.
Quali sono le 5 donne da seguire nel 2022
Di donne che si sono fatte spazio in Italia ce ne sono più di cinque, ma questo pezzo non voleva essere una lista della spesa, ma una proposta per far conoscere scrittrici, divulgatrici ed esperte di settori specifici sia a uomini che a donne. Un input per la curiosità, ma anche un punto di ingresso per entrare in un circolo di informazione femminista, tranfemminista, intellettuale e culturale.
Tutte munite di account social attivi, nel quale rimanere subito coinvolte e coinvolti in argomenti di dibattito di attualità, queste sono le 5 proposte per un 2022 informato.
1) Marina Cuollo, colei che con comicità sbatte in faccia la realtà
Marina Cuollo è quella scrittrice comica che sfrutta la risata per farti ragionare. Non c’è nulla di meglio e di peggio per rendersi conto di essere immersi in una società abilista. Cuollo si descrive come “umorista e scribacchina molesta” sul suo account Instagram, ma di molesto - in senso buono - c’è solo il gattino Arturo. Per capire la comicità di Cuollo basta leggere il suo libro “A Disabilandia si tromba”, edito da Sperling & Kupfer.
Perché seguire Marina Cuollo? Perché è una penna tagliente, senza peli sulla lingua, ma soprattutto perché è in grado di far cambiare, a suon di insulti se c’è bisogno, l’immaginario pietoso e di strumentalizzazione delle persone disabili.
2) Porpora Marcasciano, da icona LGBTQ+ a consigliera comunale
Di Porpora Marcasciano si può dire davvero molto, ma una parola non può essere dimenticata nella lista di caratteristiche che la descrivono: icona. Lei stessa si definisce così durante l’intervista rilasciata a Simone Alliva, presente nel testo Fuori i nomi!: “Un mito non mi ci sento. Un’icona sì, per un motivo semplicissimo: icone si diventa per esasperazione”.
Marcasciano è una sociologa, attivista e scrittrice di uno spaccato di storia italiana spesso dimenticato. Da alcuni mesi, dopo le amministrative di ottobre 2021, è anche consigliera comunale a Bologna e Presidente della Commissione Pari Opportunità. Per la storia della comunità LGBTQ+ è da far notare che è la seconda donna trans al Comune di Bologna dopo Marcella Di Folco.
3) Vera Gheno, anche detta “nostra signora dello schwa”
La storia passa dalle parole e Vera Gheno sta letteralmente scrivendo la storia, per diversi motivi. Da una parte perché, come sociolinguista, è chiamata a partecipare alla creazione di nuove grammatiche per l’Italia e non solo; dall’altra perché l’esperimento dello schwa l’ha catapultata al centro del dibattito per una lingua italiana pià ampia, dove tutte le differenze riescono a convivere.
Per qualche interessante battibecco linguistico con l’Accademia della Crusca, non si può non seguire Vera Gheno su Facebook o Instagram.
4) Michela Murgia, la donna sempre sotto attacco
Michela Murgia è scomoda per molti, ma proprio per questo frequentare i suoi social è un’attività che tiene ben allenati e allenate. Scrittrice di successo, blogger, drammaturga, critica letteraria e opinionista televisiva, Murgia non si fa mancare proprio nulla.
Perché seguirla? Per la rassegna stampa. Quando i giornali scrivono titoli e testi che non trattano bene la figura della donna o che narrano male qualche evento particolare, Murgia interviene e rimette tutti ai loro posti.
5) Ilaria Capua, protagonista di una pagina buia
Ilaria Capua è presente su Twitter, dove fa quello che una virologa in un periodo difficile come questo deve fare: informazione scientifica.
Per conoscerla meglio e capire come è diventata nota per essere una “trafficante di virus” ci sono il suo libro Io trafficante di virus e il film tratto da questo: Trafficante di virus.
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