9 milioni di persone perderanno il posto di lavoro nel 2021 in Europa e tra i settori più a rischio ristorazione, costruzioni e intrattenimento. Tra i primi Paesi l’Italia. L’effetto COVID-19 in uno studio Allianz.
Sono 9 milioni le persone che perderanno il lavoro nel 2021 in Europa e tra i Paesi più a rischio c’è proprio l’Italia insieme a Spagna e Regno Unito.
Questo è quanto emerge da un rapporto della società finanziaria Allianz e che evidenzia un quadro poco entusiasmante se si considera che tra i 9 milioni di persone contate dal colosso tedesco che perderanno il lavoro ci sono quelli attualmente in cassa integrazione o comunque con lavoro ridotto.
In particolare Allianz ritiene che sia necessario studiare delle misure che permettano di scongiurare licenziamenti di massa. Questo è un problema che sta riguardando anche l’Italia con il blocco dei licenziamenti fino al 17 agosto, la cassa integrazione e un futuro incerto dopo l’estate per milioni di persone tanto che si sta pensando di prolungare la CIG fino a dicembre con il nuovo decreto di luglio.
Il 2021, se non si interviene, potrebbe essere l’anno nero per 9 milioni di persone che resterebbero senza lavoro.
9 milioni di persone perderanno il posto di lavoro nel 2021: lo studio
9 milioni di persone potrebbero perdere il posto di lavoro nel 2021 e ovviamente lo studio di Allianz spiega il perché che è strettamente legato alla situazione attuale generata dal COVID-19 laddove sono moltissimi in Europa i lavoratori che si trovano in cassa integrazione o sono coperti da altre forme di sostegno.
Infatti, fa notare lo studio, tra le prime cinque economie europee - Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna- sono 45 milioni le persone in cassa integrazione. Senza contare che solo in Italia 2 milioni di lavoratori hanno perso 2.500 euro in media di stipendio con la cassa integrazione da inizio anno secondo un altro studio realizzato dal Centro studi dell’associazione Lavoro&Welfare.
Secondo Allianz i settori più a rischio e che sono quelli che riceveranno maggiori aiuti sono quelli dell’arte, dell’intrattenimento, dei trasporti e stoccaggio, alloggi e servizi alimentari, intrattenimento.
Questi sono quelli tra le altre cose maggiormente colpiti dalle misure di distanziamento sociale e altre norme di sicurezza in emergenza COVID-19.
Questi sono pertanto anche i settori che risentiranno per più tempo dell’imposizione di queste misure e nei quali si trovano i 9 milioni di lavoratori destinati a perdere il posto di lavoro entro il 2021.
Posti di lavoro a rischio nel 2021 in Italia
Posti di lavoro a rischio nel 2021 per 9 milioni di persone che ora vivono nell’incertezza degli ammortizzatori sociali. Europa specchio d’Italia perché il nostro si trova tra i Paesi più a rischio in merito ai contraccolpi della crisi COVID-19 sui posti di lavoro e l’occupazione in generale.
Il 6% dei lavoratori, dei 9 milioni considerati, si troverebbe in Italia, ma anche in Regno Unito e Spagna. Perché? Si tratta dei Paesi in cui si lavora maggiormente in edilizia, ristorazione, servizi e vendita al dettaglio. Tra i Paesi meno colpiti invece la Germania.
Allianz sostiene che sia necessario affiancare, per superare e scongiurare una crisi così drammatica e perdita di posti di lavoro per 9 milioni di persone che lo studio definisce “zombie”, combinare i sussidi, come la cassa integrazione, con politiche attive del lavoro.
Un altro suggerimento è quello di creare programmi per incentivare l’occupazione giovanile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA