L’accordo commerciale post-Brexit ha incassato il via libera del Parlamento Europeo: inizia ufficialmente una nuova epoca di relazioni tra UE e Regno Unito. Non prive di tensioni.
Brexit: si è concluso il travagliato percorso del divorzio UE-Regno Unito con l’approvazione del Parlamento europeo dell’accordo commerciale tra i due partner, ora divisi.
I legislatori dell’Unione Europea hanno di fatto compiuto il passo finale nel processo di ratifica dell’intesa tanto difficile, chiudendo quattro anni di tensioni politiche.
In realtà, sebbene con l’accordo commerciale post-Brexit sia stato ufficialmente scongiurato il caos, i rapporti restano non proprio rilassati.
L’accordo post-Brexit passa in Parlamento UE: cosa significa?
I parlamentari dell’UE hanno votato per dare il loro consenso all’accordo di commercio e cooperazione tra UK-UE, con 660 favorevoli e cinque contrari.
In questo modo, hanno assicurato le relazioni commerciali continueranno in una cornice legale, senza la caotica interruzione degli affari minacciata da una Brexit da no-deal.
Tuttavia, l’accordo ha lasciato le aziende alle prese con nuovi oneri burocratici e, soprattutto, esso non si traduce necessariamente nella fine delle ostilità tra le due parti.
Londra e Bruxelles sono ancora ai ferri corti su come funzionerà l’accordo in Irlanda del Nord, mentre la minaccia dell’UE di mettere a repentaglio le forniture britanniche di vaccini contro il coronavirus ha inasprito le relazioni.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avvertito che il blocco non esiterà ad agire se la Gran Bretagna violerà i termini dell’intesa.
Le sue parole sono state chiare:
“L’accordo tra l’Ue ed il Regno Unito è un accordo incisivo con un meccanismo di risoluzione delle controversie vincolante e la possibilità di misure unilaterali laddove necessario. Voglio essere chiara, non vogliamo dover utilizzare questo strumento ma non esiteremo ad utilizzarlo se sarà necessario”
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