“Se i dati lo consentiranno a fine mese ci saranno ulteriori misure di allentamento”, ha annunciato il ministro Gelmini. Un nuovo decreto per abolire il coprifuoco prima del 21 giugno e anticipare le riaperture? Cosa aspettarsi.
Il nuovo decreto su coprifuoco e riaperture è appena entrato in vigore, ma tra due settimane ne potrebbe arrivare un altro per aprire ancora di più.
L’ipotesi sarebbe spuntata durante il Cdm del 17 maggio che ha dato l’ok al riaperture-bis, come ha fatto intendere il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini in un’intervista al Corriere della Sera.
“In Consiglio dei ministri è stato ribadito che alla fine del mese ci sarà un check delle misure e sarà valutato l’andamento dei contagi e delle vaccinazioni. Se i dati lo consentiranno ci saranno ulteriori misure di allentamento” ha detto Gelmini. Ma cosa potrebbe cambiare con un nuovo decreto in arrivo a fine maggio? Potrebbero riaprire prima i ristoranti al chiuso? Ci saranno novità sul fronte abolizione del coprifuoco e attività ancora chiuse, come le discoteche?
Coprifuoco, un altro decreto riaperture a fine maggio?
Stando alle parole del ministro Gelmini, il governo potrebbe intervenire ulteriormente sulle misure, dopo l’allentamento deciso il 18 maggio.
Con l’ultimo provvedimento si è fissata la data di abolizione del coprifuoco. Slittato alle 23 dal 19 maggio e poi alle 24 dal 7 giugno, il coprifuoco verrà tolto il 21 giugno.
Verdetto che ha lasciato l’amaro in bocca alla Lega, che avrebbe voluto si aprisse di più e che aveva proposto di consentire alle persone di restare al bar o al ristorante fino alla chiusura, cioè alle 23, e rientrare a casa solo successivamente. Richiesta che è rimasta inascoltata. Una certa delusione palesata anche da Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo, che ha detto: “Guardando i dati epidemiologici, mi sarei aspettato che il coprifuoco fosse subito fissato dalle 24. Mi sembra che le 23 sia una misura draconiana, con i poliziotti costretti a inseguire chi uscirà dal ristorante alle 23 e 15. Riconosco però che si sia fatto un piccolo passo avanti, prudente”.
Tuttavia c’è chi potrebbe dire addio al coprifuoco prima della data di cancellazione ufficiale: nelle regioni che diventeranno bianche non ci sarà l’obbligo di rientro a casa entro le 23 o le 24. In zona bianca, dove si entra con un’incidenza settimanale sotto i 50 casi ogni 100.000 persone per 3 settimane consecutive, vigono solo 3 regole: mascherina, distanziamento e sanificazione delle mani.
Nuovo decreto, nuove aperture?
Il decreto fresco di pubblicazione ha anche stabilito che il 22 riaprono i centri commerciali nel weekend, che il 15 giugno si potrà tornare a festeggiare matrimoni e cerimonie civili e religiose (e con quali regole), e ha anticipato la riapertura delle palestre il 24 maggio.
Tuttavia, se la curva epidemica continuerà a scendere e la situazione negli ospedali migliorerà ancora e la campagna vaccinale prende il turbo, è possibile che il governo faccia un nuovo tagliando di fine mese delle misure e anticipi la ripartenza di alcune attività. Stando alla road map attuale, gli ultimi a riaprire saranno, il 1° luglio, piscine al chiuso, centri benessere e termali, le sale giochi, scommesse, bingo e casinò, i centri ricreativi e sociali e i corsi di formazione pubblici e privati e i palazzetti dello sport.
Nessuna novità per ora sul fronte discoteche e locali assimilati, che restano chiusi anche se si preparano a “prove” di riapertura in vista dell’estate. Il 5 giugno il Fabric di Milano e il Praia di Gallipoli ospiteranno due eventi a cui potranno partecipare 2.000 persone ma solo con certificato di vaccino o di tampone negativo effettuato tra le 24 e le 36 ore prima. L’obiettivo è valutare l’efficacia delle misure anti-contagio per riaprire le discoteche in sicurezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA