444mila nuove assunzioni a maggio 2022 previste dalle imprese di diversi settori: a evidenziarlo è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. I dettagli.
Assunzioni per oltre 400mila posti a maggio 2022 dalle imprese, nonostante le difficoltà nel reperire determinate figure. Questi sono i numeri che emergono dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di maggio 2022. L’indagine è stata resa nota con un comunicato stampa.
L’indagine evidenzia che nonostante “l’indebolimento della crescita economica osservato nel primo trimestre e le prospettive sempre più incerte per il secondo trimestre a causa della guerra in Ucraina ed alla conseguente crisi energetica e delle altre materie prime”, le imprese a maggio hanno in programma, per la precisione, oltre 444mila assunzioni.
Alcuni settori tuttavia hanno più necessità di altri o sono maggiormente in difficoltà. Vediamolo nel dettaglio ricordando che nel corso dell’anno sono previste anche numerose assunzioni nella Pubblica Amministrazione tramite concorsi pubblici.
Assunzioni per oltre 400mila posti a maggio: ecco in quali settori
Sono diversi i settori che prevedono assunzioni nel mese di maggio in Italia per oltre 400mila nuovi posti. Come evidenziano Unioncamere e Anpal nel comunicato che accompagna il Bollettino, è l’industria che nel suo complesso è alla ricerca di 99mila profili professionali di cui:
- 66mila da impiegare nel manifatturiero;
- 33mila nelle costruzioni.
Le assunzioni sono tuttavia in calo rispetto ad aprile del 3,3% e del 22,0% guardando al 2021.
Le maggiori opportunità di lavoro nel manifatturiero sono offerte da:
- imprese della meccatronica (17mila ingressi programmati), imprese metallurgiche e dei prodotti in metallo (14mila);
- imprese alimentari, bevande e tabacco (11mila).
Numerose sono anche le possibilità di lavoro nel settore dei servizi, con 345mila ingressi programmati. Nel dettaglio:
- servizi di alloggio, ristorazione e dei servizi turistici a esprimere la domanda prevedono 105mila entrate programmate;
- servizi alle persone (67mila);
- servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (56mila).
Assunzioni sono previste anche nei seguenti settori:
- commercio per circa 52mila posti;
- informatica e telecomunicazioni per circa 15mila posti.
Unioncamere e Anpal evidenziano che a risentire maggiormente dell’“indebolimento della crescita economica osservato nel primo trimestre e delle prospettive sempre più incerte per il secondo trimestre a causa della guerra in Ucraina” sono le imprese manifatturiere per il 4,4% in meno di lavoratori ricercati rispetto ad aprile (-3mila) e il 18,8% in meno se confrontati con un anno fa (-15mila). Aggiungono nel comunicato:
“Negative anche le costruzioni sia rispetto al mese precedente (-0,9%) e ancor più rispetto a un anno fa (- 27,5%). In crescita invece i servizi (+30,2% rispetto ad aprile e +31,5% rispetto a maggio dello scorso anno) trainati soprattutto dalla ripresa della filiera turistica. Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: sono difficili da reperire il 38,3% dei lavoratori ricercati, difficoltà riconducibile prevalentemente alla mancanza di candidati.”
Assunzioni per oltre 400mila posti a maggio: i contratti
Per le assunzioni di maggio il Bollettino mette anche in evidenza quali sono le tipologie di contratto maggiormente richieste. Nel dettaglio:
- i contratti a tempo determinato con 246mila unità, pari al 55,5%;
- i contratti a tempo indeterminato (76mila);
- i contratti di somministrazione (49mila);
- i contratti non alle dipendenze (28mila);
- i contratti di apprendistato (23mila);
- altre forme contrattuali alle dipendenze (15mila);
- i contratti di collaborazione (6mila).
Nonostante la necessità di assumere delle imprese a maggio 2022 sono diversi i profili introvabili.
“Sono difficili da reperire il 38,3% delle figure professionali da inserire in azienda (7,4 punti percentuali in più rispetto a maggio 2021), soprattutto a causa della mancanza di candidati” si legge nel comunicato.
A incontrare le maggiori difficoltà nelle assunzioni sono:
- le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo per cui sono difficili da reperire il 52,6% dei profili ricercati;
- le industrie del legno e del mobile (50,4%);
- le industrie della meccatronica al pari delle imprese dei servizi informatici e delle comunicazioni (49,2%);
- le industrie del tessile, abbigliamento e calzature (47,4%).
Tra i profili più difficili da trovare ci sono:
- gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (il 55,3% è di difficile reperimento);
- i tecnici in campo ingegneristico (56%);
- i tecnici della salute (56,5%);
- professionisti socio-sanitari (50,1%);
- gli operatori della cura estetica (58%);
- fabbri ferrai e costruttori di utensili (67,2%),;
- artigiani e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento (65,7%);
- fonditori e saldatori (65,1%);
- meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (62,2%).
© RIPRODUZIONE RISERVATA