A che punto è l’Italia con la mobilità elettrica? Tra car sharing, colonnine di ricarica, trasporto pubblico e veicoli privati, ecco la situazione affatto omogenea del nostro Paese.
Le auto ibride ed elettriche in Italia stanno crescendo, pur rimanendo su quote di mercato ancora troppo basse. La situazione è destinata a cambiare soprattutto con gli incentivi previsti dall’Ecobonus. Uno dei principali problemi legati alla mobilità a zero emissioni è legato alla rete di ricarica, ancora poco diffusa. Infine ci sono i mezzi elettrici del trasporto pubblico e del car sharing, che aiuterebbero a migliorare la qualità dell’aria dei grandi centri urbani.
Questi sono gli aspetti principali presi in considerazione da Alla Carica, portale sostenuto dal Ministero dell’Ambiente, che ha analizzato la situazione italiana presso le più grandi città.
Come Paese, il nostro è indietro rispetto agli altri in Europa per quanto riguarda la e-mobility, ma la prospettiva di crescita è elevata, sia dal punto di vista della sensibilizzazione che da quello normativo e delle infrastrutture.
Esempi virtuosi a Milano, soprattutto per il trasporto pubblico, così come a Napoli; mentre a Roma e soprattutto Firenze sono tantissime le auto elettriche private. Ecco la situazione dell’Italia sulla mobilità a zero emissioni.
Auto elettriche in Italia, la situazione di Milano e Roma
Milano risulta come la più virtuosa, nonostante l’esiguo numero di vetture elettriche private, fermo a 811 esemplari, e di colonnine, fermo a 32. Il fiore all’occhiello del capoluogo lombardo è la mobilità pubblica: dal 2020 ATM acquisterà solo bus elettrici per avere una flotta tutta elettrica entro il 2030. Gli impianti di ricarica entro il prossimo anno saranno un migliaio e più della metà dei taxi in circolazione sono ibridi, mentre gli scooter a zero emissioni sono 410.
Roma va decisamente meglio dal punto di vista delle auto private: con dati al 31 dicembre 2017, si contano 2.400 auto a zero emissioni, a fronte di sole 120 colonnine di ricarica, che saranno 700 entro la fine del prossimo anno. Il trasporto pubblico elettrico conta 160 tram, 156 mezzi a vagone e 75 filobus, ma mancano i bus di cui sono fermi 60 veicoli in attesa di ripristino del servizio. Il car sharing è limitato agli scooter di eCooltra e le microcar SharenGo.
Auto elettriche nelle grandi città italiane
Torino può vantare poche auto elettriche private, ma in compenso ha un programma di infrastrutture pronto a sostenere un aumento. Le 303 colonnine attuali, saranno 564 entro la fine dell’anno, in modo da favorire la crescita delle elettriche private. Il trasporto pubblico a zero emissioni conta 51 bus con ricarica in deposito e 200 tram. Bene anche lo sharing elettrico.
Napoli può contare circa una cinquantina di auto elettriche private, mentre le colonnine saranno presto 120. Meglio sul trasporto pubblico, che conta 61 filobus e 42 tram che attualmente non sono in servizio per lavori.
Firenze invece è un’eccellenza per quel che riguarda le auto elettriche in circolazione in relazione alla popolazione: 4.000 veicoli di cui 85 per la Pubblica amministrazione e 72 taxi. A queste vanno aggiunte le flotte di due car sharing elettrici per un totale di 220 veicoli. Poche le colonnine di ricarica rispetto ai veicoli: 173 (a doppia presa) e 90 stazioni domestiche e 6 per i taxi. Decisamente meno bene il trasporto elettrico a zero emissioni, con soli 8 bus elettrici.
Bologna va meglio sulle ibride che sulle elettriche: sempre al 31 dicembre 2017 erano 4273 i veicoli ibridi su un parco circolante complessivo di 200mila automobili. Invece le elettriche sono meno di un’ottantina. Sulla mobilità pubblica si contano 95 filobus e 6 bus di cui 86 mezzi sono ibridi.
Genova può vantare 1.965 auto ibride private, e 50 colonnine che diventeranno 200 entro il 2020. Sul trasporto pubblico, oltre ai 34 taxi ibridi di cui solo uno elettrico, stanno per partire i car sharing elettrici.
A Palermo è bassa la flotta privata, ma il trasporto pubblico conta 17 tram, 8 colonnine e 16 punti di ricarica veloce.
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