A breve gli albi degli avvocati confluiranno in un unico albo telematico. Ecco tutto quello che cambia.
A breve l’albo degli avvocati, gli elenchi e i registri dei consigli dell’Ordine saranno disponibili solamente in versione telematica.
Tutti gli albi verranno infatti fatti confluire in un unico network che servirà a garantire informazioni omogenee su tutto il territorio italiano.
Il via libera alla novità è stato dato dal Garante della privacy che lo scorso 28 luglio ha approvato il nuovo «maxi albo telematico», ossia un network di albi forensi interconnessi e tutti in dialogo tra loro attraverso internet dando il proprio parere favorevole allo schema di decreto del ministro della giustizia sulla «tenuta con modalità informatizzate degli albi, registri ed elenchi degli avvocati» secondo quanto previsto dalla nuova legge professionale forense.
Il testo del decreto, il n.178 del 16 agosto 2016, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 213 di ieri.
Albo avvocati online: cosa cambia?
Come già anticipato, l’approvazione del decreto contenente il regolamento recante le disposizioni per la tenuta e l’aggiornamento di albi, elenchi e registri da parte dei Coa, nonché in materia di modalità di iscrizione e trasferimento, casi di cancellazione, impugnazioni dei provvedimenti adottati in tema dagli stessi Coa, porterà all’istituzione di un unico albo telematico dove confluiranno tutti gli albi forensi attualmente esistenti.
Lo scopo è quello di garantire informazioni omogenee su tutto il territorio.
Il decreto, che rientra nell’ambito della riforma forense, entrerà ufficialmente in vigore a partire dal prossimo 27 settembre: a partire da questa data il Consiglio Nazionale forense ha a disposizione due anni di tempo per realizzare il sistema informatico centrale. Tale sistema sarà gestito proprio dal CNF, che dovrà mettere a disposizione degli ordini territoriali le funzioni di recezione, accettazione e gestione dei dati e dei documenti informatici.
Albo avvocati online: quali svantaggi?
Se la creazione di un albo degli avvocati online da una parte serve a garantire una maggiore omogeneità delle informazioni, dall’altra può avere anche degli effetti negativi. Non sembra infatti remoto il rischio di una violazione della privacy degli avvocati: divenendo facile trovare un unico elenco online, sembra piuttosto alta la probabilità di una possibile raccolta di dati a fini pubblicitari.
L’attuale suddivisione degli ordini poteva infatti fungere da deterrente: allo stato attuale, infatti, i software che prelevano i dati dei professionisti dagli albi professionali devono fare i conti con vari sistemi di upload, effettuati dai vari siti degli Ordini. Inoltre per poter prelevare i dati quali indirizzo e-mail e telefono, occorre interfacciarsi su diversi siti. Questi ostacoli per i pubblicitari potrebbero essere superati grazie alla creazione di un unico elenco interconnesso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti