Cosa significa startup unicorno e quali sono in Italia e in Europa le aziende che possono avvalersi di questo status? Una guida.
Il termine startup unicorno è oggi piuttosto diffuso e conosciuto nel mondo delle imprese.
Origine e significato di questa espressione rimandano all’animale mitico e leggendario, simbolo di forza e immaginazione. Unicorni, in finanza, sono quelle aziende private che hanno raggiunto una valutazione di mercato di oltre 1 miliardo di dollari. Per essere anche startup, inoltre, devono presentarsi come imprese giovani e innovative.
Le aziende tecnologiche da miliardi di dollari non sono più così rare come un tempo in Europa. Secondo la rivista del Financial Times specializzata nel settore, Sifted, a inizio 2025 ci sarebbero oltre 150 startup europee che hanno raggiunto una valutazione da unicorno.
Tuttavia, negli ultimi due anni il numero di aziende con questo status è stato molto inferiore rispetto agli anni d’oro del 2021 e del 2022 e le imprese tech europee sono ancora lontane dalle valutazioni esorbitanti raggiunte da alcune azeinde tecnologiche private negli Stati Uniti. Per esempio OpenAI, lo sviluppatore di ChatGPT, è stato recentemente valutato 157 miliardi di dollari (150 miliardi di euro).
Nel 2025, l’Italia vanta diverse startup che hanno raggiunto lo status di “unicorno”, con buone prospettive di sviluppo nel settore tecnologico. Secondo lo “State of European Tech”, il rapporto 2024 del fondo di investimento Atomico basato su 41 Paesi europei, il nostro Paese conta sette imprese tech dal valore superiore al miliardo, mostrando un passo in avanti importante rispetto a 10 anni fa.
Di seguito, ecco cosa sono le startup unicorno, come funzionano e quali sono attualmente le più importanti in Europa e in Italia.
Significato di startup unicorno
Il termine azienda unicorno è stato coniato nel 2013 da Aileen Lee, fondatrice di Cowboy Ventures, un fondo di venture capital, per descrivere le società tecnologiche valutate più di $1 miliardo.
Con “startup unicorn” si intende un’impresa che abbia queste caratteristiche:
- crescita rapida: spesso operano in settori tecnologici o digitali, con modelli di business scalabili;
- forte interesse da parte degli investitori: attraggono grandi round di finanziamento da venture capital e altri investitori;
- innovazione: introducono tecnologie o soluzioni che rivoluzionano settori tradizionali;
- valutazione di mercato: oltre 1 miliardo di dollari
Quando una startup diventa unicorno
Ottenere lo status di unicorno può essere molto difficile. Stando alle stime, un’azienda ha solo lo 0,000006% di possibilità di diventare un unicorno e ci vogliono in media sette anni perché una startup nascente diventi unicorno.
La valutazione miliardaria degli unicorni viene fatta da venture capitalist e investitori che hanno partecipato ai round di finanziamento delle società, e non è strettamente correlata alla loro effettiva performance finanziaria o ad altri dati fondamentali. Poiché tutti gli unicorni sono startup, il loro valore si basa principalmente sul loro potenziale di crescita e sviluppo previsto.
Ci possono essere diverse ragioni alla base della rapida crescita degli unicorni. A partire dall’adozione della strategia del “diventa grande velocemente”, ossia quella con cui una startip cerca di espandersi a un ritmo elevato tramite grandi round di finanziamento e riduzione dei prezzi per avere un vantaggio sulla quota di mercato e allontanare possibili rivali il prima possibile.
Molti unicorni sono stati creati attraverso acquisizioni, o grazie all’aumento del capitale privato disponibile per le società prima che diventino pubbliche, o ancora, grazie a progressi e innovazioni tecnologiche che consentono alle startup di crescere e raggiungere la massa in tempi rapidissimi.
Come scriveva Aileen Lee nel 2013 su TechCrunch, ogni grande ondata tecnologica ha dato vita a uno o più super-unicorni. L’esempio più lampante è Facebook, il super-unicorno del suo decennio.
Nella lista degli unicorni più famosi al mondo troviamo soprattutto compagnie asiatiche e americane. Tra queste Ant Group di Alibaba, ByteDance (TikTok), Stripe, SpaceX, Robinhood, Ripple, WeBank}.
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Unicorni italiani ed europei
L’Europa vanta oltre un centinaio di “startup unicorn” di cui circa la metà del settore fintech.
In cima alla lista delle più importanti svetta senza dubbio la neobanca britannica Revolut, che ha oggi aumentato la sua valutazione a 43 miliardi di euro.
La maggior parte delle startup unicorno del vecchio continente sono nate nel Regno Unito, pensiamo a Revolut, Sumup, Starling Bank, Checkout.com, Monzo solo per dirne alcune. Ma rientrano nel club degli unicorni europei anche le svedesi Klarna e Trusty, la tedesca N26, l’austriaca Bitpanda.
E l’Italia? Ci sono startup unicorno italiane? Il nostro Paese ha debuttato nel settore con due primi importanti casi di aziende made in Italy valutate più di un miliardo di dollari.
Il primo unicorno italiano della storia è Yoox, fondata nel 2000 da Federico Marchetti che nel 2015 è diventata Yoox Net-a-porter Group SpA grazoe alla fusione con l’altro famoso e-commerce.
Il secondo è Depop, la startup di social shopping per comprare e vendere capi vintage, acquistata da Etsy per 1,6 miliardi. È anche il primo unicorno in assoluto per valorizzazione alla exit (è stata pagata più di Instagram). Depop, incubata in H-Farm a Treviso, è nata nel 2011 da un’idea di Simon Beckerman ma dal 2012 ha sede a Londra.
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Al 2025 il nostro Paese vanta anche altre imprese startup unicorni, quali:
Satispay
Fondata nel 2013, Satispay è una piattaforma di pagamenti digitali indipendente dai circuiti tradizionali di carte di credito. Ha raggiunto lo status di unicorno nel 2022 e, fino al 2024, ha raccolto circa 500 milioni di euro in finanziamenti.
Bending Spoons
Nata nel 2013, questa azienda sviluppa applicazioni mobili a livello globale. È diventata unicorno nel 2024, raggiungendo una valutazione di 2,55 miliardi di dollari.
Scalapay
Specializzata in soluzioni di pagamento compra ora, paga dopo (BNPL), Scalapay ha ottenuto lo status di unicorno grazie alla rapida crescita nel settore fintech.
iGenius
Azienda attiva nel campo dell’intelligenza artificiale, iGenius è riconosciuta come una delle principali startup tecnologiche italiane con valutazioni superiori al miliardo di dollari.
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